Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Regum I 8


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VULGATABIBBIA
1 Tunc congregati sunt omnes majores natu Israël cum principibus tribuum, et duces familiarum filiorum Israël, ad regem Salomonem in Jerusalem, ut deferrent arcam fœderis Domini de civitate David, id est, de Sion.1 A questo punto Salomone convocò in assemblea a Gerusalemme gli anziani di Israele, tutti i capitribù, i principi dei casati degli Israeliti, per trasportare l'arca dell'alleanza del Signore dalla città di Davide, cioè da Sion.
2 Convenitque ad regem Salomonem universus Israël in mense Ethanim, in solemni die : ipse est mensis septimus.2 Tutto Israele si radunò presso il re Salomone per la festa, nel mese di Etanim, cioè il settimo mese.
3 Veneruntque cuncti senes de Israël, et tulerunt arcam sacerdotes,3 Presenti tutti gli anziani di Israele, l'arca del Signore fu sollevata e i sacerdoti e i leviti la trasportarono
4 et portaverunt arcam Domini, et tabernaculum fœderis, et omnia vasa sanctuarii quæ erant in tabernaculo : et ferebant ea sacerdotes et Levitæ.4 con la tenda del convegno e con tutti gli arredi sacri che erano nella tenda.
5 Rex autem Salomon, et omnis multitudo Israël quæ convenerat ad eum, gradiebatur cum illo ante arcam, et immolabant oves et boves absque æstimatione et numero.5 Il re Salomone e tutta la comunità di Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all'arca pecore e buoi che non si contavano né si calcolavano.
6 Et intulerunt sacerdotes arcam fœderis Domini in locum suum, in oraculum templi, in Sanctum sanctorum, subter alas cherubim.6 I sacerdoti introdussero l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto nella cella del tempio, cioè nel Santo dei santi, sotto le ali dei cherubini.
7 Siquidem cherubim expandebant alas super locum arcæ, et protegebant arcam, et vectes ejus desuper.7 Difatti i cherubini stendevano le ali sopra l'arca; essi coprivano l'arca e le sue stanghe dall'alto.
8 Cumque eminerent vectes, et apparerent summitates eorum foris sanctuarium ante oraculum, non apparebant ultra extrinsecus, qui et fuerunt ibi usque in præsentem diem.8 Le stanghe erano più lunghe, per questo le loro punte si vedevano dal Santo di fronte alla cella, ma non si vedevano di fuori; tali cose ci sono fino ad oggi.
9 In arca autem non erat aliud nisi duæ tabulæ lapideæ quas posuerat in ea Moyses in Horeb, quando pepigit Dominus fœdus cum filiis Israël, cum egrederentur de terra Ægypti.9 Nell'arca non c'era nulla se non le due tavole di pietra, che vi aveva deposte Mosè sull'Oreb, cioè le tavole dell'alleanza conclusa dal Signore con gli Israeliti quando uscirono dal paese d'Egitto.
10 Factum est autem cum exissent sacerdotes de sanctuario, nebula implevit domum Domini,10 Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario, la nuvola riempì il tempio
11 et non poterant sacerdotes stare et ministrare propter nebulam : impleverat enim gloria Domini domum Domini.11 e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio.
12 Tunc ait Salomon : Dominus dixit ut habitaret in nebula.12 Allora Salomone disse:

"Il Signore ha deciso di abitare sulla nube.
13 Ædificans ædificavi domum in habitaculum tuum : firmissimum solium tuum in sempiternum.13 Io ti ho costruito una casa potente,
un luogo per la tua dimora perenne".

14 Convertitque rex faciem suam, et benedixit omni ecclesiæ Israël : omnia enim ecclesia Israël stabat.14 Il re si voltò e benedisse tutta l'assemblea di Israele, mentre tutti i presenti stavano in piedi.
15 Et ait Salomon : Benedictus Dominus Deus Israël, qui locutus est ore suo ad David patrem meum, et in manibus ejus perfecit, dicens :15 Salomone disse: "Benedetto il Signore, Dio di Israele, che ha adempiuto con potenza quanto aveva promesso con la sua bocca a Davide mio padre:
16 A die qua eduxi populum meum Israël de Ægypto, non elegi civitatem de universis tribubus Israël, ut ædificaretur domus, et esset nomen meum ibi : sed elegi David ut esset super populum meum Israël.16 Da quando ho fatto uscire Israele mio popolo dall'Egitto, io non mi sono scelto una città fra tutte le tribù di Israele perché mi si costruisse una casa, ove abitasse il mio nome; ora mi sono scelto Gerusalemme perché vi dimori il mio nome e mi sono scelto Davide perché sia capo del popolo di Israele.
17 Voluitque David pater meus ædificare domum nomini Domini Dei Israël :17 Davide mio padre aveva deciso di costruire un tempio al nome del Signore, Dio di Israele,
18 et ait Dominus ad David patrem meum : Quod cogitasti in corde tuo ædificare domum nomini meo, bene fecisti, hoc ipsum mente tractans.18 ma il Signore gli disse: Tu hai pensato di edificare un tempio al mio nome; hai fatto bene a formulare tale progetto.
19 Verumtamen tu non ædificabis mihi domum, sed filius tuus, qui egredietur de renibus tuis, ipse ædificabit domum nomini meo.19 Non tu costruirai il tempio, ma il figlio che uscirà dai tuoi fianchi, lui costruirà un tempio al mio nome.
20 Confirmavit Dominus sermonem suum quem locutus est : stetique pro David patre meo, et sedi super thronum Israël, sicut locutus est Dominus : et ædificavi domum nomini Domini Dei Israël.20 Il Signore ha attuato la parola che aveva pronunziata; io ho preso il posto di Davide mio padre, mi sono seduto sul trono di Israele, come aveva preannunziato il Signore, e ho costruito il tempio al nome del Signore, Dio di Israele.
21 Et constitui ibi locum arcæ in qua fœdus Domini est, quod percussit cum patribus nostris quando egressi sunt de terra Ægypti.
21 In esso ho fissato un posto per l'arca, dove c'è l'alleanza che il Signore aveva conclusa con i nostri padri quando li fece uscire dal paese di Egitto".

22 Stetit autem Salomon ante altare Domini in conspectu ecclesiæ Israël, et expandit manus suas in cælum,22 Poi Salomone si pose davanti all'altare del Signore, di fronte a tutta l'assemblea di Israele, e, stese le mani verso il cielo,
23 et ait : Domine Deus Israël, non est similis tui deus in cælo desuper, et super terram deorsum : qui custodis pactum et misericordiam servis tuis qui ambulant coram te in toto corde suo.23 disse: "Signore, Dio di Israele, non c'è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l'alleanza e la misericordia con i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il cuore.
24 Qui custodisti servo tuo David patri meo quæ locutus es ei : ore locutus es, et manibus perfecisti, ut hæc dies probat.24 Tu hai mantenuto nei riguardi del tuo servo Davide mio padre quanto gli avevi promesso; quanto avevi detto con la bocca l'hai adempiuto con potenza, come appare oggi.
25 Nunc igitur Domine Deus Israël, conserva famulo tuo David patri meo quæ locutus es ei, dicens : Non auferetur de te vir coram me, qui sedeat super thronum Israël : ita tamen si custodierint filii tui viam suam, ut ambulent coram me sicut tu ambulasti in conspectu meo.25 Ora, Signore Dio di Israele, mantieni al tuo servo Davide mio padre quanto gli hai promesso: Non ti mancherà un discendente che stia davanti a me e sieda sul trono di Israele, purché i tuoi figli veglino sulla loro condotta camminando davanti a me come vi hai camminato tu.
26 Et nunc Domine Deus Israël, firmentur verba tua quæ locutus es servo tuo David patri meo.26 Ora, Signore Dio di Israele, si adempia la parola che tu hai rivolta a Davide mio padre.
27 Ergone putandum est quod vere Deus habitet super terram ? si enim cælum, et cæli cælorum, te capere non possunt, quanto magis domus hæc, quam ædificavi ?27 Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruita!
28 Sed respice ad orationem servi tui, et ad preces ejus, Domine Deus meus : audi hymnum et orationem quam servus tuus orat coram te hodie :28 Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore mio Dio; ascolta il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te!
29 ut sint oculi tui aperti super domum hanc nocte ac die : super domum, de qua dixisti : Erit nomen meum ibi : ut exaudias orationem quam orat in loco isto ad te servus tuus :29 Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: Lì sarà il mio nome! Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo.
30 ut exaudias deprecationem servi tui et populi tui Israël, quodcumque oraverint in loco isto, et exaudies in loco habitaculi tui in cælo : et cum exaudieris, propitius eris.
30 Ascolta la supplica del tuo servo e di Israele tuo popolo, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali dal luogo della tua dimora, dal cielo; ascolta e perdona.
31 Si peccaverit homo in proximum suum, et habuerit aliquod juramentum quo teneatur astrictus, et venerit propter juramentum coram altari tuo in domum tuam,31 Se uno pecca contro il suo fratello e, perché gli è imposto un giuramento di imprecazione, viene a giurare davanti al tuo altare in questo tempio,
32 tu exaudies in cælo : et facies, et judicabis servos tuos, condemnans impium, et reddens viam suam super caput ejus, justificansque justum, et retribuens ei secundum justitiam suam.32 tu ascoltalo dal cielo, intervieni e fa' giustizia con i tuoi servi; condanna l'empio, facendogli ricadere sul capo la sua condotta, e dichiara giusto l'innocente rendendogli quanto merita la sua innocenza.
33 Si fugerit populus tuus Israël inimicos suos (quia peccaturus est tibi), et agentes pœnitentiam, et confitentes nomini tuo, venerint, et oraverint, et deprecati te fuerint in domo hac :33 Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto di fronte al nemico perché ha peccato contro di te, se si rivolge a te, se loda il tuo nome, se ti prega e ti supplica in questo tempio,
34 exaudi in cælo, et dimitte peccatum populi tui Israël, et reduces eos in terram quam dedisti patribus eorum.34 tu ascolta dal cielo, perdona il peccato di Israele tuo popolo e fallo tornare nel paese che hai dato ai suoi padri.
35 Si clausum fuerit cælum, et non pluerit propter peccata eorum, et orantes in loco isto, pœnitentiam egerint nomini tuo, et a peccatis suis conversi fuerint propter afflictionem suam :35 Quando si chiuderà il cielo e non ci sarà pioggia perché hanno peccato contro di te, se ti pregano in questo luogo, se lodano il tuo nome e si convertono dal loro peccato perché tu li hai umiliati,
36 exaudi eos in cælo, et dimitte peccata servorum tuorum, et populi tui Israël : et ostende eis viam bonam per quam ambulent, et da pluviam super terram tuam, quam dedisti populo tuo in possessionem.36 tu ascolta dal cielo e perdona il peccato dei tuoi servi e di Israele tuo popolo, ai quali indicherai la strada buona su cui camminare, e concedi la pioggia alla terra che hai dato in eredità al tuo popolo.
37 Fames si oborta fuerit in terra, aut pestilentia, aut corruptus aër, aut ærugo, aut locusta, vel rubigo, et afflixerit eum inimicus ejus portas obsidens : omnis plaga, universa infirmitas,37 Quando nella regione ci sarà carestia o peste, carbonchio o ruggine, invasione di locuste o di bruchi; quando il nemico assedierà il tuo popolo in qualcuna delle sue porte o quando scoppierà un'epidemia o un flagello qualsiasi;
38 cuncta devotatio, et imprecatio quæ acciderit omni homini de populo tuo Israël : si quis cognoverit plagam cordis sui, et expanderit manus suas in domo hac,38 se uno qualunque oppure tutto Israele tuo popolo, dopo avere provato il rimorso nel cuore, ti prega o supplica con le mani tese verso questo tempio,
39 tu exaudies in cælo in loco habitationis tuæ, et repropitiaberis, et facies ut des unicuique secundum omnes vias suas, sicut videris cor ejus (quia tu nosti solus cor omnium filiorum hominum),39 tu ascoltalo dal cielo, luogo della tua dimora, perdona, intervieni e rendi a ognuno secondo la sua condotta, tu che conosci il suo cuore - tu solo conosci il cuore di tutti i figli degli uomini -
40 ut timeant te cunctis diebus quibus vivunt super faciem terræ quam dedisti patribus nostris.
40 perché ti temano durante tutti i giorni della loro vita nel paese che hai dato ai nostri padri.
41 Insuper et alienigena, qui non est de populo tuo Israël, cum venerit de terra longinqua propter nomen tuum (audietur enim nomen tuum magnum, et manus tua fortis, et brachium tuum41 Anche lo straniero, che non appartiene a Israele tuo popolo, se viene da un paese lontano a causa del tuo nome
42 extentum ubique), cum venerit ergo, et oraverit in hoc loco,42 perché si sarà sentito parlare del tuo grande nome, della tua mano potente e del tuo braccio teso, se egli viene a pregare in questo tempio,
43 tu exaudies in cælo, in firmamento habitaculi tui, et facies omnia pro quibus invocaverit te alienigena : ut discant universi populi terrarum nomen tuum timere, sicut populus tuus Israël, et probent quia nomen tuum invocatum est super domum hanc quam ædificavi.43 tu ascoltalo dal cielo, luogo della tua dimora, e soddisfa tutte le richieste dello straniero, perché tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome, ti temano come Israele tuo popolo e sappiano che al tuo nome è stato dedicato questo tempio che io ho costruito.
44 Si egressus fuerit populus tuus ad bellum contra inimicos suos per viam, quocumque miseris eos, orabunt te contra viam civitatis quam elegisti, et contra domum quam ædificavi nomini tuo,44 Quando il tuo popolo uscirà in guerra contro il suo nemico, seguendo le vie in cui l'avrai indirizzato, se ti pregheranno rivolti verso la città che ti sei scelta e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome,
45 et exaudies in cælo orationes eorum et preces eorum, et facies judicium eorum.
45 ascolta dal cielo la loro preghiera e la loro supplica e rendi loro giustizia.
46 Quod si peccaverint tibi (non est enim homo qui non peccet) et iratus tradideris eos inimicis suis, et captivi ducti fuerint in terram inimicorum longe vel prope,46 Quando peccheranno contro di te, poiché non c'è nessuno che non pecchi, e tu, adirato contro di loro, li consegnerai a un nemico e i loro conquistatori li deporteranno in un paese ostile, lontano o vicino,
47 et egerint pœnitentiam in corde suo in loco captivitatis, et conversi deprecati te fuerint in captivitate sua, dicentes : Peccavimus : inique egimus, impie gessimus :47 se nel paese in cui saranno deportati rientreranno in se stessi e faranno ritorno a te supplicandoti nel paese della loro prigionia, dicendo: Abbiamo peccato, abbiamo agito da malvagi e da empi,
48 et reversi fuerint ad te in universo corde suo et tota anima sua in terra inimicorum suorum, ad quam captivi ducti fuerint : et oraverint te contra viam terræ suæ, quam dedisti patribus eorum, et civitatis quam elegisti, et templi quod ædificavi nomini tuo :48 se torneranno a te con tutto il cuore e con tutta l'anima nel paese dei nemici che li avranno deportati, e ti supplicheranno rivolti verso il paese che tu hai dato ai loro padri, verso la città che ti sei scelta e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome,
49 exaudies in cælo, in firmamento solii tui, orationes eorum et preces eorum, et facies judicium eorum :49 tu ascolta dal cielo, luogo della tua dimora, la loro preghiera e la loro supplica e rendi loro giustizia.
50 et propitiaberis populo tuo qui peccavit tibi, et omnibus iniquitatibus eorum quibus prævaricati sunt in te : et dabis misericordiam coram eis qui eos captivos habuerint, ut misereantur eis.50 Perdona al tuo popolo, che ha peccato contro di te, tutte le ribellioni di cui si è reso colpevole verso di te, fa' che i suoi deportatori gli usino misericordia,
51 Populus enim tuus est, et hæreditas tua, quos eduxisti de terra Ægypti, de medio fornacis ferreæ.51 perché si tratta del tuo popolo e della tua eredità, di coloro che hai fatto uscire dall'Egitto, da una fornace per fondere il ferro.
52 Ut sint oculi tui aperti ad deprecationem servi tui, et populi tui Israël, et exaudias eos in universis pro quibus invocaverint te.52 Siano attenti i tuoi occhi alla preghiera del tuo servo e del tuo popolo Israele e ascoltali in quanto ti chiedono,
53 Tu enim separasti eos tibi in hæreditatem de universis populis terræ, sicut locutus es per Moysen servum tuum quando eduxisti patres nostros de Ægypto, Domine Deus.
53 perché tu li hai separati da tutti i popoli del paese come tua proprietà secondo quanto avevi dichiarato per mezzo di Mosè tuo servo, mentre facevi uscire, o Signore, i nostri padri dall'Egitto".
54 Factum est autem, cum complesset Salomon orans Dominum omnem orationem et deprecationem hanc, surrexit de conspectu altaris Domini : utrumque enim genu in terram fixerat, et manus expanderat in cælum.54 Quando Salomone ebbe finito di rivolgere al Signore questa preghiera e questa supplica, si alzò davanti all'altare del Signore, dove era inginocchiato con le palme tese verso il cielo,
55 Stetit ergo, et benedixit omni ecclesiæ Israël voce magna, dicens :55 si mise in piedi e benedisse tutta l'assemblea di Israele, a voce alta:
56 Benedictus Dominus, qui dedit requiem populo suo Israël, juxta omnia quæ locutus est : non cecidit ne unus quidem sermo ex omnibus bonis quæ locutus est per Moysen servum suum.56 "Benedetto il Signore, che ha concesso tranquillità a Israele suo popolo, secondo la sua parola. Non è venuta meno neppure una delle parole buone che aveva pronunziate per mezzo di Mosè suo servo.
57 Sit Dominus Deus noster nobiscum, sicut fuit cum patribus nostris, non derelinquens nos, neque projiciens.57 Il Signore nostro Dio sia con noi come è stato con i nostri padri; non ci abbandoni e non ci respinga,
58 Sed inclinet corda nostra ad se, ut ambulemus in universis viis ejus, et custodiamus mandata ejus, et cæremonias ejus, et judicia quæcumque mandavit patribus nostris.58 ma volga piuttosto i nostri cuori verso di lui, perché seguiamo tutte le sue vie e osserviamo i comandi, gli statuti e i decreti che ha imposti ai nostri padri.
59 Et sint sermones mei isti, quibus deprecatus sum coram Domino, appropinquantes Domino Deo nostro die ac nocte, ut faciat judicium servo suo, et populo suo Israël per singulos dies :59 Queste parole, usate da me per supplicare il Signore, siano presenti davanti al Signore nostro Dio, giorno e notte, perché renda giustizia al suo servo e a Israele suo popolo secondo le necessità di ogni giorno.
60 ut sciant omnes populi terræ quia Dominus ipse est Deus, et non est ultra absque eo.60 Allora tutti i popoli della terra sapranno che il Signore è Dio e che non ce n'è altri.
61 Sit quoque cor nostrum perfectum cum Domino Deo nostro, ut ambulemus in decretis ejus, et custodiamus mandata ejus, sicut et hodie.
61 Il vostro cuore sarà tutto dedito al Signore nostro Dio, perché cammini secondo i suoi decreti e osservi i suoi comandi, come avviene oggi".
62 Igitur rex, et omnis Israël cum eo, immolabant victimas coram Domino.62 Il re e tutto Israele offrirono un sacrificio davanti al Signore.
63 Mactavitque Salomon hostias pacificas, quas immolavit Domino, boum viginti duo millia, et ovium centum viginti millia : et dedicaverunt templum Domini rex et filii Israël.63 Salomone immolò al Signore, in sacrificio di comunione, ventiduemila buoi e centoventimila pecore; così il re e tutti gli Israeliti dedicarono il tempio al Signore.
64 In die illa sanctificavit rex medium atrii quod erat ante domum Domini : fecit quippe holocaustum ibi, et sacrificium, et adipem pacificorum : quoniam altare æreum quod erat coram Domino, minus erat, et capere non poterat holocaustum, et sacrificium, et adipem pacificorum.64 In quel giorno il re consacrò il centro del cortile di fronte al tempio del Signore; infatti ivi offrì l'olocausto, l'oblazione e il grasso dei sacrifici di comunione, perché l'altare di bronzo, che era davanti al Signore, era troppo piccolo per contenere l'olocausto, l'oblazione e il grasso dei sacrifici di comunione.
65 Fecit ergo Salomon in tempore illo festivitatem celebrem, et omnis Israël cum eo, multitudo magna ab introitu Emath usque ad rivum Ægypti, coram Domino Deo nostro, septem diebus et septem diebus, id est, quatuordecim diebus.65 In quell'occasione Salomone celebrò la festa davanti al Signore nostro Dio per sette giorni: tutto Israele, dall'ingresso di Amat al torrente d'Egitto, un'assemblea molto grande, era con lui.
66 Et in die octava dimisit populos : qui benedicentes regi, profecti sunt in tabernacula sua lætantes, et alacri corde super omnibus bonis quæ fecerat Dominus David servo suo, et Israël populo suo.66 Nel giorno ottavo congedò il popolo. I convenuti, salutato il re, tornarono alle loro case, contenti e con la gioia nel cuore per tutto il bene concesso dal Signore a Davide suo servo e a Israele suo popolo.