Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Genesis 26


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VULGATABIBBIA
1 Orta autem fame super terram post eam sterilitatem, quæ acciderat in diebus Abraham, abiit Isaac ad Abimelech regem Palæstinorum in Gerara.1 Venne una carestia nel paese oltre la prima che era avvenuta ai tempi di Abramo, e Isacco andò a Gerar presso Abimèlech, re dei Filistei.
2 Apparuitque ei Dominus, et ait : Ne descendas in Ægyptum, sed quiesce in terra quam dixero tibi,2 Gli apparve il Signore e gli disse: "Non scendere in Egitto, abita nel paese che io ti indicherò.
3 et peregrinare in ea : eroque tecum, et benedicam tibi : tibi enim et semini tuo dabo universas regiones has, complens juramentum quod spopondi Abraham patri tuo.3 Rimani in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché a te e alla tua discendenza io concederò tutti questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre.
4 Et multiplicabo semen tuum sicut stellas cæli : daboque posteris tuis universas regiones has : et benedicentur in semine tuo omnes gentes terræ,4 Renderò la tua discendenza numerosa come le stelle del cielo e concederò alla tua discendenza tutti questi territori: tutte le nazioni della terra saranno benedette per la tua discendenza;
5 eo quod obedierit Abraham voci meæ, et custodierit præcepta et mandata mea, et cæremonias legesque servaverit.5 per il fatto che Abramo ha obbedito alla mia voce e ha osservato ciò che io gli avevo prescritto: i miei comandamenti, le mie istituzioni e le mie leggi".
6 Mansit itaque Isaac in Geraris.
6 Così Isacco dimorò in Gerar.
7 Qui cum interrogaretur a viris loci illius super uxore sua, respondit : Soror mea est : timuerat enim confiteri quod sibi esset sociata conjugio, reputans ne forte interficerent eum propter illius pulchritudinem.7 Gli uomini del luogo lo interrogarono intorno alla moglie ed egli disse: "È mia sorella"; infatti aveva timore di dire: "È mia moglie", pensando che gli uomini del luogo lo uccidessero per causa di Rebecca, che era di bell'aspetto.
8 Cumque pertransissent dies plurimi, et ibidem moraretur, prospiciens Abimelech rex Palæstinorum per fenestram, vidit eum jocantem cum Rebecca uxore sua.8 Era là da molto tempo, quando Abimèlech, re dei Filistei, si affacciò alla finestra e vide Isacco scherzare con la propria moglie Rebecca.
9 Et accersito eo, ait : Perspicuum est quod uxor tua sit : cur mentitus es eam sororem tuam esse ? Respondit : Timui ne morerer propter eam.9 Abimèlech chiamò Isacco e disse: "Sicuramente essa è tua moglie. E perché tu hai detto: È mia sorella?". Gli rispose Isacco: "Perché mi son detto: io non muoia per causa di lei!".
10 Dixitque Abimelech : Quare imposuisti nobis ? potuit coire quispiam de populo cum uxore tua, et induxeras super nos grande peccatum. Præcepitque omni populo, dicens :10 Riprese Abimèlech: "Che ci hai fatto? Poco ci mancava che qualcuno del popolo si unisse a tua moglie e tu attirassi su di noi una colpa".
11 Qui tetigerit hominis hujus uxorem, morte morietur.
11 Abimèlech diede quest'ordine a tutto il popolo: "Chi tocca questo uomo o la sua moglie sarà messo a morte!".
12 Sevit autem Isaac in terra illa, et invenit in ipso anno centuplum : benedixitque ei Dominus.12 Poi Isacco fece una semina in quel paese e raccolse quell'anno il centuplo. Il Signore infatti lo aveva benedetto.
13 Et locupletatus est homo, et ibat proficiens atque succrescens, donec magnus vehementer effectus est :13 E l'uomo divenne ricco e crebbe tanto in ricchezze fino a divenire ricchissimo:
14 habuit quoque possessiones ovium et armentorum, et familiæ plurimum. Ob hoc invidentes ei Palæstini,14 possedeva greggi di piccolo e di grosso bestiame e numerosi schiavi e i Filistei cominciarono ad invidiarlo.
15 omnes puteos, quos foderant servi patris illius Abraham, illo tempore obstruxerunt, implentes humo :15 Tutti i pozzi che avevano scavati i servi di suo padre ai tempi del padre Abramo, i Filistei li avevano turati riempiendoli di terra.
16 in tantum, ut ipse Abimelech diceret ad Isaac : Recede a nobis, quoniam potentior nobis factus es valde.16 Abimèlech disse ad Isacco: "Vàttene via da noi, perché tu sei molto più potente di noi".
17 Et ille discedens, ut veniret ad torrentem Geraræ, habitaretque ibi,17 Isacco andò via di là, si accampò sul torrente di Gerar e vi si stabilì.
18 rursum fodit alios puteos, quos foderant servi patris sui Abraham, et quos, illo mortuo, olim obstruxerant Philisthiim : appellavitque eos eisdem nominibus quibus ante pater vocaverat.18 Isacco tornò a scavare i pozzi d'acqua, che avevano scavati i servi di suo padre, Abramo, e che i Filistei avevano turati dopo la morte di Abramo, e li chiamò come li aveva chiamati suo padre.
19 Foderuntque in torrente, et repererunt aquam vivam.19 I servi di Isacco scavarono poi nella valle e vi trovarono un pozzo di acqua viva.
20 Sed et ibi jurgium fuit pastorum Geraræ adversus pastores Isaac, dicentium : Nostra est aqua, quam ob rem nomen putei ex eo, quod acciderat, vocavit Calumniam.20 Ma i pastori di Gerar litigarono con i pastori di Isacco, dicendo: "L'acqua è nostra!".
Allora egli chiamò Esech il pozzo, perché quelli avevano litigato con lui.
21 Foderunt autem et alium : et pro illo quoque rixati sunt, appellavitque eum Inimicitias.21 Scavarono un altro pozzo, ma quelli litigarono anche per questo ed egli lo chiamò Sitna.
22 Profectus inde fodit alium puteum, pro quo non contenderunt : itaque vocavit nomen ejus Latitudo, dicens : Nunc dilatavit nos Dominus, et fecit crescere super terram.
22 Allora si mosse di là e scavò un altro pozzo, per il quale non litigarono; allora egli lo chiamò Recobòt e disse: "Ora il Signore ci ha dato spazio libero perché noi prosperiamo nel paese".
23 Ascendit autem ex illo loco in Bersabee,23 Di là andò a Bersabea.
24 ubi apparuit ei Dominus in ipsa nocte, dicens : Ego sum Deus Abraham patris tui : noli timere, quia ego tecum sum : benedicam tibi, et multiplicabo semen tuum propter servum meum Abraham.24 E in quella notte gli apparve il Signore e disse:

"Io sono il Dio di Abramo, tuo padre;
non temere perché io sono con te.
Ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza
per amore di Abramo, mio servo".

25 Itaque ædificavit ibi altare : et invocato nomine Domini, extendit tabernaculum, præcepitque servis suis ut foderent puteum.25 Allora egli costruì in quel luogo un altare e invocò il nome del Signore; lì piantò la tenda. E i servi di Isacco scavarono un pozzo.
26 Ad quem locum cum venissent de Geraris Abimelech, et Ochozath amicus illius, et Phicol dux militum,26 Intanto Abimèlech da Gerar era andato da lui, insieme con Acuzzat, suo amico, e Picol, capo del suo esercito.
27 locutus est eis Isaac : Quid venistis ad me, hominem quem odistis, et expulistis a vobis ?27 Isacco disse loro: "Perché siete venuti da me, mentre voi mi odiate e mi avete scacciato da voi?".
28 Qui responderunt : Vidimus tecum esse Dominum, et idcirco nos diximus : Sit juramentum inter nos, et ineamus f?dus,28 Gli risposero: "Abbiamo visto che il Signore è con te e abbiamo detto: vi sia un giuramento tra di noi, tra noi e te, e concludiamo un'alleanza con te:
29 ut non facias nobis quidquam mali, sicut et nos nihil tuorum attigimus, nec fecimus quod te læderet : sed cum pace dimisimus auctum benedictione Domini.29 tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non il bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore".
30 Fecit ergo eis convivium, et post cibum et potum30 Allora imbandì loro un convito e mangiarono e bevvero.
31 surgentes mane, juraverunt sibi mutuo : dimisitque eos Isaac pacifice in locum suum.31 Alzatisi di buon mattino, si prestarono giuramento l'un l'altro, poi Isacco li congedò e partirono da lui in pace.
32 Ecce autem venerunt in ipso die servi Isaac annuntiantes ei de puteo, quem foderant, atque dicentes : Invenimus aquam.32 Proprio in quel giorno arrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: "Abbiamo trovato l'acqua".
33 Unde appellavit eum Abundantiam : et nomen urbi impositum est Bersabee, usque in præsentem diem.33 Allora egli lo chiamò Sibea: per questo la città si chiama Bersabea fino ad oggi.
34 Esau vero quadragenarius duxit uxores, Judith filiam Beeri Hethæi, et Basemath filiam Elon ejusdem loci :34 Quando Esaù ebbe quarant'anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri l'Hittita, e Basemat, figlia di Elon l'Hittita.
35 quæ ambæ offenderant animum Isaac et Rebeccæ.35 Esse furono causa d'intima amarezza per Isacco e per Rebecca.