Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Giobbe 24


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Cur ab Omnipotente non sunt abscondita tempora,
qui autem noverunt eum, ignorant dies illius?
1 Perché l'Onnipotente non si riserva i suoi tempi
e i suoi fedeli non vedono i suoi giorni?
2 Alii terminos transtulerunt,
diripuerunt greges et paverunt eos.
2 I malvagi spostano i confini,
rubano le greggi e le menano al pascolo;
3 Asinum pupillorum abegerunt
et abstulerunt pro pignore bovem viduae.
3 portano via l'asino degli orfani,
prendono in pegno il bue della vedova.
4 Subverterunt pauperum viam,
et simul se occultare coacti sunt mansueti terrae.
4 Spingono i poveri fuori strada,
tutti i miseri del paese vanno a nascondersi.
5 Alii, quasi onagri in deserto,
egrediuntur ad opus suum:
vigilantes ad praedam
in terra arida ad panem liberis.
5 Eccoli, come ònagri nel deserto
escono per il lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di vitto;
la steppa offre loro cibo per i figli.
6 Agrum non suum demetunt
et vineam peccatoris vindemiant.
6 Mietono nel campo non loro;
racimolano la vigna del malvagio.
7 Nudi pernoctant sine indumento,
nec est eis operimentum in frigore.
7 Nudi passan la notte, senza panni,
non hanno da coprirsi contro il freddo.
8 Imbre montium rigantur
et non habentes refugium adhaerent rupibus.
8 Dagli scrosci dei monti sono bagnati,
per mancanza di rifugi si aggrappano alle rocce.
9 Abripuerunt pupillum ab ubere
et pauperem pignori sumpserunt;
9 Rapiscono con violenza l'orfano
e prendono in pegno ciò che copre il povero.
10 nudi et incedentes absque vestitu
et esurientes portant spicas.
10 Ignudi se ne vanno, senza vesti
e affamati portano i covoni.
11 Inter muros oleum expresserunt
et calcatis torcularibus sitiunt.
11 Tra i filari frangono le olive,
pigiano l'uva e soffrono la sete.
12 De civitatibus morientes ingemuerunt,
et anima vulneratorum clamavit,
et Deus non ponit aurem ad precem.
12 Dalla città si alza il gemito dei moribondi
e l'anima dei feriti grida aiuto:
Dio non presta attenzione alle loro preghiere.
13 Ipsi fuerunt rebelles lumini,
nescierunt vias eius
nec morati sunt in semitis eius.
13 Altri odiano la luce,
non ne vogliono riconoscere le vie
né vogliono batterne i sentieri.
14 Mane primo consurgit homicida,
interficit egenum et pauperem;
per noctem vero erit quasi fur.
14 Quando non c'è luce, si alza l'omicida
per uccidere il misero e il povero;
nella notte si aggira il ladro
e si mette un velo sul volto.
15 Oculus adulteri observat caliginem
dicens: “Non me videbit oculus”;
et operiet vultum suum.
15 L'occhio dell'adultero spia il buio
e pensa: "Nessun occhio mi osserva!".
16 Perfodit in tenebris domos, interdiu sese abdiderunt
et ignoraverunt lucem.
16 Nelle tenebre forzano le case,
di giorno se ne stanno nascosti:
non vogliono saperne della luce;
17 Si subito apparuerit aurora, arbitrantur umbram mortis,
nam sunt assueti terroribus umbrae mortis.
17 l'alba è per tutti loro come spettro di morte;
quando schiarisce, provano i terrori del buio fondo.
18 “Levis est super faciem aquae;
maledicta est pars eius in terra,
nec est qui se dirigat ad vineas eius.
18 Fuggono veloci di fronte al giorno;
maledetta è la loro porzione di campo sulla terra,
non si volgono più per la strada delle vigne.
19 Siccitas et calor abstulerunt aquas nivium,
et inferi eos, qui peccaverunt.
19 Come siccità e calore assorbono le acque nevose,
così la morte rapisce il peccatore.
20 Sinus matris obliviscatur eius,
dulcedo illius vermes fiant;
non sit in recordatione,
sed conteratur quasi lignum iniquitas.
20 Il seno che l'ha portato lo dimentica,
i vermi ne fanno la loro delizia,
non se ne conserva la memoria
ed è troncata come un albero l'iniquità.
21 Male egit cum sterili, quae non parit,
et viduae bene non fecit.
21 Egli maltratta la sterile che non genera
e non fa del bene alla vedova.
22 Detraxit fortes in fortitudine sua
et, cum steterit, ille non credet vitae suae.
22 Ma egli con la sua forza trascina i potenti,
sorge quando più non può contare sulla vita.
23 Dedit ei locum securitatis, quo sustentetur;
oculi autem eius sunt in viis illius.
23 Anche Dio gli concede sicurezza ed egli sta saldo,
ma i suoi occhi sono sopra la sua condotta.
24 Elevati sunt ad modicum et non subsistent,
et humiliabuntur sicut omnia et auferentur
et sicut summitates spicarum conterentur”.
24 Salgono in alto per un poco, poi non sono più,
sono buttati giù come tutti i mortali,
falciati come la testa di una spiga.
25 Quod si non est ita, quis me potest arguere esse mentitum
et ponere in nihilum verba mea? ”.
25 Non è forse così? Chi può smentirmi
e ridurre a nulla le mie parole?