Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Qoelet 10


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA
1 Una mosca morta guasta l’unguento del profumiere:
un po’ di follia ha più peso della sapienza e dell’onore.
1 Una mosca morta guasta l'unguento del profumiere:
un po' di follia
può contare più della sapienza e dell'onore.
2 Il cuore del sapiente va alla sua destra,
il cuore dello stolto alla sua sinistra.
2 La mente del sapiente si dirige a destra
e quella dello stolto a sinistra.

3 E anche quando lo stolto cammina per strada, il suo cuore è privo di senno e di ognuno dice: «Quello è un pazzo».
3 Per qualunque via lo stolto cammini è privo di senno e di ognuno dice: "È un pazzo".

4 Se l’ira di un potente si accende contro di te, non lasciare il tuo posto, perché la calma pone rimedio a errori anche gravi.
4 Se l'ira d'un potente si accende contro di te, non lasciare il tuo posto, perché la calma placa le offese anche gravi.
5 C’è un male che io ho osservato sotto il sole, uno sbaglio commesso da un sovrano:5 C'è un male che io ho osservato sotto il sole: l'errore commesso da parte di un sovrano:
6 la stoltezza viene collocata in posti elevati e i ricchi siedono in basso.6 la follia vien collocata in posti elevati e gli abili siedono in basso.
7 Ho visto schiavi andare a cavallo e prìncipi camminare a piedi, per terra, come schiavi.
7 Ho visto schiavi a cavallo e prìncipi camminare a piedi come schiavi.

8 Chi scava una fossa vi può cadere dentro
e chi abbatte un muro può essere morso da una serpe.
8 Chi scava una fossa ci casca dentro
e chi disfà un muro è morso da una serpe.
9 Chi spacca pietre può farsi male
e chi taglia legna può correre pericoli.
9 Chi spacca le pietre si fa male
e chi taglia legna corre pericolo.

10 Se il ferro si ottunde e non se ne affila il taglio, bisogna raddoppiare gli sforzi: il guadagno sta nel saper usare la saggezza.10 Se il ferro è ottuso e non se ne affila il taglio, bisogna raddoppiare gli sforzi; la riuscita sta nell'uso della saggezza.
11 Se il serpente morde prima d’essere incantato, non c’è profitto per l’incantatore.
11 Se il serpente morde prima d'essere incantato, non c'è niente da fare per l'incantatore.

12 Le parole del saggio procurano stima,
ma le labbra dello stolto lo mandano in rovina:
12 Le parole della bocca del saggio procurano benevolenza,
ma le labbra dello stolto lo mandano in rovina:
13 l’esordio del suo parlare è sciocchezza,
la fine del suo discorso pazzia funesta.
13 il principio del suo parlare è sciocchezza,
la fine del suo discorso pazzia funesta.

14 L’insensato moltiplica le parole, ma l’uomo non sa quello che accadrà: chi può indicargli ciò che avverrà dopo di lui?
14 L'insensato moltiplica le parole: "Non sa l'uomo quel che avverrà: chi gli manifesterà ciò che sarà dopo di lui?".

15 Lo stolto si ammazza di fatica,
ma non sa neppure andare in città.
15 La fatica dello stolto lo stanca;
poiché non sa neppure andare in città.
16 Povero te, o paese, che per re hai un ragazzo
e i tuoi prìncipi banchettano fin dal mattino!
16 Guai a te, o paese, che per re hai un ragazzo
e i cui prìncipi banchettano fin dal mattino!
17 Fortunato te, o paese, che per re hai un uomo libero
e i tuoi prìncipi mangiano al tempo dovuto,
per rinfrancarsi e non per gozzovigliare.
17 Felice te, o paese, che per re hai un uomo libero
e i cui prìncipi mangiano al tempo dovuto
per rinfrancarsi e non per gozzovigliare.
18 Per negligenza il soffitto crolla
e per l’inerzia delle mani piove in casa.
18 Per negligenza il soffitto crolla
e per l'inerzia delle mani piove in casa.
19 Per stare lieti si fanno banchetti
e il vino allieta la vita,
ma il denaro risponde a ogni esigenza.
19 Per stare lieti si fanno banchetti
e il vino allieta la vita;
il denaro risponde a ogni esigenza.
20 Non dire male del re neppure con il pensiero
e nella tua stanza da letto non dire male del potente,
perché un uccello del cielo potrebbe trasportare la tua voce
e un volatile riferire la tua parola.
20 Non dir male del re neppure con il pensiero
e nella tua stanza da letto non dir male del potente,
perché un uccello del cielo trasporta la voce
e un alato riferisce la parola.