Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Proverbi 30


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA
1 Detti di Agur, figlio di Iakè, da Massa.
Dice quest’uomo: Sono stanco, o Dio,
sono stanco, o Dio, e vengo meno,
1 Detti di Agùr figlio di Iakè, da Massa.
Dice quest'uomo: Sono stanco, o Dio,
sono stanco, o Dio, e vengo meno,
2 perché io sono il più stupido degli uomini
e non ho intelligenza umana;
2 perché io sono il più ignorante degli uomini
e non ho intelligenza umana;
3 non ho imparato la sapienza
e la scienza del Santo non l’ho conosciuta.
3 non ho imparato la sapienza
e ignoro la scienza del Santo.
4 Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
4 Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
5 Ogni parola di Dio è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
5 Ogni parola di Dio è appurata;
egli è uno scudo per chi ricorre a lui.
6 Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo.
6 Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo.
7 Io ti domando due cose,
non negarmele prima che io muoia:
7 Io ti domando due cose,
non negarmele prima che io muoia:
8 tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza,
ma fammi avere il mio pezzo di pane,
8 tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza;
ma fammi avere il cibo necessario,
9 perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e abusi del nome del mio Dio.
9 perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: "Chi è il Signore?",
oppure, ridotto all'indigenza, non rubi
e profani il nome del mio Dio.
10 Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non venga punito.
10 Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non ne porti la pena.
11 C’è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
11 C'è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
12 C’è gente che si crede pura,
ma non si è lavata della sua lordura.
12 C'è gente che si crede pura,
ma non si è lavata della sua lordura.
13 C’è gente dagli occhi così alteri
e dalle ciglia così altezzose!
13 C'è gente dagli occhi così alteri
e dalle ciglia così altezzose!
14 C’è gente i cui denti sono spade
e le cui mascelle sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e togliere i poveri di mezzo agli uomini.
14 C'è gente i cui denti sono spade
e i cui molari sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e i poveri in mezzo agli uomini.

15 La sanguisuga ha due figlie: «Dammi! Dammi!».
Tre cose non si saziano mai,
anzi quattro non dicono mai: «Basta!»:
15 La sanguisuga ha due figlie: "Dammi! Dammi!".
Tre cose non si saziano mai,
anzi quattro non dicono mai: "Basta!":
16 il regno dei morti, il grembo sterile,
la terra mai sazia d’acqua
e il fuoco che mai dice: «Basta!».
16 gli inferi, il grembo sterile,
la terra mai sazia d'acqua
e il fuoco che mai dice: "Basta!".
17 L’occhio che guarda con scherno il padre
e si rifiuta di ubbidire alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
17 L'occhio che guarda con scherno il padre
e disprezza l'obbedienza alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
18 Tre cose sono troppo ardue per me,
anzi quattro, che non comprendo affatto:
18 Tre cose mi sono difficili,
anzi quattro, che io non comprendo:
19 la via dell’aquila nel cielo,
la via del serpente sulla roccia,
la via della nave in alto mare,
la via dell’uomo in una giovane donna.
19 il sentiero dell'aquila nell'aria,
il sentiero del serpente sulla roccia,
il sentiero della nave in alto mare,
il sentiero dell'uomo in una giovane.
20 Così si comporta la donna adultera:
mangia e si pulisce la bocca
e dice: «Non ho fatto nulla di male!».
20 Tale è la condotta della donna adultera:
mangia e si pulisce la bocca
e dice: "Non ho fatto niente di male!".
21 Per tre cose freme la terra,
anzi quattro non può sopportare:
21 Per tre cose freme la terra,
anzi quattro cose non può sopportare:
22 uno schiavo che diventa re
e uno stolto che si sazia di pane,
22 uno schiavo che diventi re,
uno stolto che abbia viveri in abbondanza,
23 una donna già trascurata da tutti che trova marito
e una schiava che prende il posto della padrona.
23 una donna già trascurata da tutti che trovi marito
e una schiava che prenda il posto della padrona.
24 Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra,
eppure sono più saggi dei saggi:
24 Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra,
eppure sono i più saggi dei saggi:
25 le formiche sono un popolo senza forza,
eppure si provvedono il cibo durante l’estate;
25 le formiche, popolo senza forza,
che si provvedono il cibo durante l'estate;
26 gli iràci sono un popolo imbelle,
eppure hanno la tana sulle rupi;
26 gli iràci, popolo imbelle,
ma che hanno la tana sulle rupi;
27 le cavallette non hanno un re,
eppure marciano tutte ben schierate;
27 le cavallette, che non hanno un re,
eppure marciano tutte insieme schierate;
28 la lucertola si può prendere con le mani,
eppure penetra anche nei palazzi dei re.
28 la lucertola, che si può prender con le mani,
ma penetra anche nei palazzi dei re.
29 Tre cose hanno un portamento magnifico,
anzi quattro hanno un’andatura maestosa:
29 Tre esseri hanno un portamento maestoso,
anzi quattro sono eleganti nel camminare:
30 il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
30 il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
31 il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo.
31 il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo.
32 Se stoltamente ti sei esaltato e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
32 Se ti sei esaltato per stoltezza
e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
33 poiché, sbattendo il latte ne esce la panna,
premendo il naso ne esce il sangue
e spremendo la collera ne esce la lite.
33 poiché, sbattendo il latte ne esce la panna,
premendo il naso ne esce il sangue,
spremendo la collera ne esce la lite.