Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Ad Romanos 6


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VULGATABIBBIA
1 Quid ergo dicemus ? permanebimus in peccato ut gratia abundet ?1 Che diremo dunque? Continuiamo a restare nel peccato perché abbondi la grazia?
2 Absit. Qui enim mortui sumus peccato, quomodo adhuc vivemus in illo ?2 È assurdo! Noi che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere nel peccato?
3 an ignoratis quia quicumque baptizati sumus in Christo Jesu, in morte ipsius baptizati sumus ?3 O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
4 Consepulti enim sumus cum illo per baptismum in mortem : ut quomodo Christus surrexit a mortuis per gloriam Patris, ita et nos in novitate vitæ ambulemus.4 Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
5 Si enim complantati facti sumus similitudini mortis ejus : simul et resurrectionis erimus.5 Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione.
6 Hoc scientes, quia vetus homo noster simul crucifixus est, ut destruatur corpus peccati, et ultra non serviamus peccato.6 Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato.
7 Qui enim mortuus est, justificatus est a peccato.7 Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato.
8 Si autem mortui sumus cum Christo, credimus quia simul etiam vivemus cum Christo,8 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,
9 scientes quod Christus resurgens ex mortuis jam non moritur : mors illi ultra non dominabitur.9 sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui.
10 Quod enim mortuus est peccato, mortuus est semel : quod autem vivit, vivit Deo.10 Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio.
11 Ita et vos existimate vos mortuos quidem esse peccato, viventes autem Deo, in Christo Jesu Domino nostro.
11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

12 Non ergo regnet peccatum in vestro mortali corpore ut obediatis concupiscentiis ejus.12 Non regni più dunque il peccato nel vostro corpo mortale, sì da sottomettervi ai suoi desideri;
13 Sed neque exhibeatis membra vestra arma iniquitatis peccato : sed exhibete vos Deo, tamquam ex mortuis viventes : et membra vestra arma justitiæ Deo.13 non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi tornati dai morti e le vostre membra come strumenti di giustizia per Dio.
14 Peccatum enim vobis non dominabitur : non enim sub lege estis, sed sub gratia.14 Il peccato infatti non dominerà più su di voi poiché non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia.

15 Quid ergo ? peccabimus, quoniam non sumus sub lege, sed sub gratia ? Absit.15 Che dunque? Dobbiamo commettere peccati perché non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia? È assurdo!
16 Nescitis quoniam cui exhibetis vos servos ad obediendum, servi estis ejus, cui obeditis, sive peccati ad mortem, sive obeditionis ad justitiam ?16 Non sapete voi che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale servite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell'obbedienza che conduce alla giustizia?
17 Gratias autem Deo quod fuistis servi peccati, obedistis autem ex corde in eam formam doctrinæ, in quam traditi estis.17 Rendiamo grazie a Dio, perché voi eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quell'insegnamento che vi è stato trasmesso
18 Liberati autem a peccato, servi facti estis justitiæ.18 e così, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia.
19 Humanum dico, propter infirmitatem carnis vestræ : sicut enim exhibuistis membra vestra servire immunditiæ, et iniquitati ad iniquitatem, ita nunc exhibete membra vestra servire justitiæ in sanctificationem.19 Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità a pro dell'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione.

20 Cum enim servi essetis peccati, liberi fuistis justitiæ.20 Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia.
21 Quem ergo fructum habuistis tunc in illis, in quibus nunc erubescitis ? nam finis illorum mors est.21 Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte.
22 Nunc vero liberati a peccato, servi autem facti Deo, habetis fructum vestrum in sanctificationem, finem vero vitam æternam.22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna.
23 Stipendia enim peccati, mors. Gratia autem Dei, vita æterna, in Christo Jesu Domino nostro.23 Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.