Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Deuteronomium 23


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VULGATABIBBIA
1 Non intravit eunuchus, attritis vel amputatis testiculis et abscisso veretro, ecclesiam Domini.1 Nessuno sposerà una moglie del padre, né solleverà il lembo del mantello paterno.
2 Non ingredietur mamzer, hoc est, de scorto natus, in ecclesiam Domini, usque ad decimam generationem.2 Non entrerà nella comunità del Signore chi ha il membro contuso o mutilato.
3 Ammonites et Moabites etiam post decimam generationem non intrabunt ecclesiam Domini in æternum :3 Il bastardo non entrerà nella comunità del Signore; nessuno dei suoi, neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore.
4 quia noluerunt vobis occurrere cum pane et aqua in via quando egressi estis de Ægypto : et quia conduxerunt contra te Balaam filium Beor de Mesopotamia Syriæ, ut malediceret tibi :4 L'Ammonita e il Moabita non entreranno nella comunità del Signore; nessuno dei loro discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore;
5 et noluit Dominus Deus tuus audire Balaam, vertitque maledictionem ejus in benedictionem tuam, eo quod diligeret te.5 non vi entreranno mai perché non vi vennero incontro con il pane e con l'acqua nel vostro cammino quando uscivate dall'Egitto e perché hanno prezzolato contro di te Balaam, figlio di Beor, da Petor nel paese dei due fiumi, perché ti maledicesse.
6 Non facies cum eis pacem, nec quæras eis bona cunctis diebus vitæ tuæ in sempiternum.6 Ma il Signore tuo Dio non volle ascoltare Balaam e il Signore tuo Dio mutò per te la maledizione in benedizione, perché il Signore tuo Dio ti ama.
7 Non abominaberis Idumæum, quia frater tuus est : nec Ægyptium, quia advena fuisti in terra ejus.7 Non cercherai né la loro pace, né la loro prosperità, finché tu viva, mai.
8 Qui nati fuerint ex eis, tertia generatione intrabunt in ecclesiam Domini.
8 Non avrai in abominio l'Idumeo, perché è tuo fratello; non avrai in abominio l'Egiziano, perché sei stato forestiero nel suo paese;
9 Quando egressus fueris adversus hostes tuos in pugnam, custodies te ab omni re mala.9 i figli che nasceranno da loro alla terza generazione potranno entrare nella comunità del Signore.
10 Si fuerit inter vos homo, qui nocturno pollutus sit somnio, egredietur extra castra,10 Quando uscirai e ti accamperai contro i tuoi nemici, guardati da ogni cosa cattiva.
11 et non revertetur, priusquam ad vesperam lavetur aqua : et post solis occasum regredietur in castra.11 Se si trova qualcuno in mezzo a te che sia immondo a causa d'un accidente notturno, uscirà dall'accampamento e non vi entrerà;
12 Habebis locum extra castra, ad quem egrediaris ad requisita naturæ,12 verso sera si laverà con acqua e dopo il tramonto del sole potrà rientrare nell'accampamento.
13 gerens paxillum in balteo : cumque sederis, fodies per circuitum, et egesta humo operies13 Avrai anche un posto fuori dell'accampamento e là andrai per i tuoi bisogni.
14 quo revelatus es : Dominus enim Deus tuus ambulat in medio castrorum, ut eruat te, et tradat tibi inimicos tuos : et sint castra tua sancta, et nihil in eis appareat fœditatis, ne derelinquat te.
14 Nel tuo equipaggiamento avrai un piuolo, con il quale, nel ritirarti fuori, scaverai una buca e poi ricoprirai i tuoi escrementi.
15 Non trades servum domino suo, qui ad te confugerit.15 Perché il Signore tuo Dio passa in mezzo al tuo accampamento per salvarti e per mettere i nemici in tuo potere; l'accampamento deve essere dunque santo, perché Egli non veda in mezzo a te qualche indecenza e ti abbandoni.
16 Habitabit tecum in loco, qui ei placuerit, et in una urbium tuarum requiescet : ne contristes eum.16 Non consegnerai al suo padrone uno schiavo che, dopo essergli fuggito, si sarà rifugiato presso di te.
17 Non erit meretrix de filiabus Israël, nec scortator de filiis Israël.17 Rimarrà da te nel tuo paese, nel luogo che avrà scelto, in quella città che gli parrà meglio; non lo molesterai.
18 Non offeres mercedem prostibuli, nec pretium canis in domo Domini Dei tui, quidquid illud est quod voveris : quia abominatio est utrumque apud Dominum Deum tuum.18 Non vi sarà alcuna donna dedita alla prostituzione sacra tra le figlie d'Israele, né vi sarà alcun uomo dedito alla prostituzione sacra tra i figli d'Israele.
19 Non fœnerabis fratri tuo ad usuram pecuniam, nec fruges, nec quamlibet aliam rem :19 Non porterai nella casa del Signore tuo Dio il dono di una prostituta né il salario di un cane, qualunque voto tu abbia fatto, poiché tutti e due sono abominio per il Signore tuo Dio.
20 sed alieno. Fratri autem tuo absque usura id quo indiget, commodabis : ut benedicat tibi Dominus Deus tuus in omni opere tuo in terra, ad quam ingredieris possidendam.20 Non farai al tuo fratello prestiti a interesse, né di denaro, né di viveri, né di qualunque cosa che si presta a interesse.
21 Cum votum voveris Domino Deo tuo, non tardabis reddere : quia requiret illud Dominus Deus tuus, et si moratus fueris, reputabitur tibi in peccatum.21 Allo straniero potrai prestare a interesse, ma non al tuo fratello, perché il Signore tuo Dio ti benedica in tutto ciò a cui metterai mano, nel paese di cui stai per andare a prender possesso.
22 Si nolueris polliceri, absque peccato eris.22 Quando avrai fatto un voto al Signore tuo Dio, non tarderai a soddisfarlo, perché il Signore tuo Dio te ne domanderebbe certo conto e in te vi sarebbe un peccato.
23 Quod autem semel egressum est de labiis tuis, observabis, et facies sicut promisisti Domino Deo tuo, et propria voluntate et ore tuo locutus es.23 Ma se ti astieni dal far voti non vi sarà in te peccato.
24 Ingressus vineam proximi tui, comede uvas, quantum tibi placuerit : foras autem ne efferas tecum.24 Manterrai la parola uscita dalle tue labbra ed eseguirai il voto che avrai fatto volontariamente al Signore tuo Dio, ciò che la tua bocca avrà promesso.
25 Si intraveris in segetem amici tui, franges spicas, et manu conteres : falce autem non metes.25 Se entri nella vigna del tuo prossimo, potrai mangiare uva, secondo il tuo appetito, a sazietà, ma non potrai metterne in alcun tuo recipiente.
26 Se passi tra la messe del tuo prossimo, potrai coglierne spighe con la mano, ma non mettere la falce nella messe del tuo prossimo.