Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Ionas 4


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VULGATABIBBIA
1 Et afflictus est Jonas afflictione magna, et iratus est :1 Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu indispettito.
2 et oravit ad Dominum, et dixit : Obsecro, Domine, numquid non hoc est verbum meum cum adhuc essem in terra mea ? propter hoc præoccupavi ut fugerem in Tharsis : scio enim quia tu Deus clemens et misericors es, patiens et multæ miserationis, et ignoscens super malitia.2 Pregò il Signore: "Signore, non era forse questo che dicevo quand'ero nel mio paese? Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e clemente, longanime, di grande amore e che ti lasci impietosire riguardo al male minacciato.
3 Et nunc, Domine, tolle, quæso, animam meam a me, quia melior est mihi mors quam vita.3 Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!".
4 Et dixit Dominus : Putasne bene irasceris tu ?4 Ma il Signore gli rispose: "Ti sembra giusto essere sdegnato così?".
5 Et egressus est Jonas de civitate, et sedit contra orientem civitatis : et fecit sibimet umbraculum ibi, et sedebat subter illud in umbra, donec videret quid accideret civitati.5 Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì un riparo di frasche e vi si mise all'ombra in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città.
6 Et præparavit Dominus Deus hederam, et ascendit super caput Jonæ, ut esset umbra super caput ejus, et protegeret eum (laboraverat enim) : et lætatus est Jonas super hedera lætitia magna.6 Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino.
7 Et paravit Deus vermen ascensu diluculi in crastinum : et percussit hederam, et exaruit.7 Ma il giorno dopo, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rodere il ricino e questo si seccò.
8 Et cum ortus fuisset sol, præcepit Dominus vento calido et urenti : et percussit sol super caput Jonæ, et æstuabat : et petivit animæ suæ ut moreretur, et dixit : Melius est mihi mori quam vivere.8 Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d'oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venir meno e chiese di morire, dicendo: "Meglio per me morire che vivere".
9 Et dixit Dominus ad Jonam : Putasne bene irasceris tu super hedera ? Et dixit : Bene irascor ego usque ad mortem.9 Dio disse a Giona: "Ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino?". Egli rispose: "Sì, è giusto; ne sono sdegnato al punto da invocare la morte!".
10 Et dixit Dominus : Tu doles super hederam in qua non laborasti, neque fecisti ut cresceret ; quæ sub una nocte nata est, et sub una nocte periit :10 Ma il Signore gli rispose: "Tu ti dai pena per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita:
11 et ego non parcam Ninive, civitati magnæ, in qua sunt plus quam centum viginti millia hominum qui nesciunt quid sit inter dexteram et sinistram suam, et jumenta multa ?11 e io non dovrei aver pietà di Ninive, quella grande città, nella quale sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?".