Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Isaiæ 62


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VULGATABIBBIA
1 Propter Sion non tacebo,
et propter Jerusalem non quiescam,
donec egrediatur ut splendor justus ejus,
et salvator ejus ut lampas accendatur.
1 Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi darò pace,
finché non sorga come stella la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
2 Et videbunt gentes justum tuum,
et cuncti reges inclytum tuum ;
et vocabitur tibi nomen novum,
quod os Domini nominabit.
2 Allora i popoli vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
ti si chiamerà con un nome nuovo
che la bocca del Signore indicherà.
3 Et eris corona gloriæ in manu Domini,
et diadema regni in manu Dei tui.
3 Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
4 Non vocaberis ultra Derelicta,
et terra tua non vocabitur amplius Desolata ;
sed vocaberis, Voluntas mea in ea,
et terra tua Inhabitata,
quia complacuit Domino in te,
et terra tua inhabitabitur.
4 Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma tu sarai chiamata Mio compiacimento
e la tua terra, Sposata,
perché il Signore si compiacerà di te
e la tua terra avrà uno sposo.
5 Habitabit enim juvenis cum virgine,
et habitabunt in te filii tui ;
et gaudebit sponsus super sponsam,
et gaudebit super te Deus tuus.
5 Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposerà il tuo architetto;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te.
6 Super muros tuos, Jerusalem, constitui custodes ;
tota die et tota nocte
in perpetuum non tacebunt.
Qui reminiscimini Domini, ne taceatis,
6 Sulle tue mura, Gerusalemme,
ho posto sentinelle;
per tutto il giorno e tutta la notte
non taceranno mai.
Voi, che rammentate le promesse al Signore,
non prendetevi mai riposo
7 et ne detis silentium ei,
donec stabiliat et donec ponat Jerusalem
laudem in terra.
7 e neppure a lui date riposo,
finché non abbia ristabilito Gerusalemme
e finché non l'abbia resa il vanto della terra.
8 Juravit Dominus in dextera sua,
et in brachio fortitudinis suæ :
Si dedero triticum tuum ultra
cibum inimicis tuis ;
et si biberint filii alieni vinum tuum
in quo laborasti.
8 Il Signore ha giurato con la sua destra
e con il suo braccio potente:
"Mai più darò il tuo grano in cibo ai tuoi nemici,
mai più gli stranieri berranno il vino
per il quale tu hai faticato.
9 Quia qui congregant illud, comedent,
et laudabunt Dominum ;
et qui comportant illud, bibent
in atriis sanctis meis.
9 No! Coloro che avranno raccolto il grano
lo mangeranno e canteranno inni al Signore,
coloro che avranno vendemmiato berranno il vino
nei cortili del mio santuario".
10 Transite, transite per portas,
præparate viam populo :
planum facite iter, eligite lapides,
et elevate signum ad populos.
10 Passate, passate per le porte,
sgombrate la via al popolo,
spianate, spianate la strada,
liberatela dalle pietre,
innalzate un vessillo per i popoli.
11 Ecce Dominus auditum fecit
in extremis terræ :
Dicite filiæ Sion :
Ecce Salvator tuus venit ;
ecce merces ejus cum eo,
et opus ejus coram illo.
11 Ecco ciò che il Signore fa sentire
all'estremità della terra:
"Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, ha con sé la sua mercede,
la sua ricompensa è davanti a lui.
12 Et vocabunt eos, Populus sanctus,
redempti a Domino ;
tu autem vocaberis, Quæsita civitas,
et non Derelicta.
12 Li chiameranno popolo santo,
redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata".