Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Proverbia 31


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VULGATABIBBIA
1 Verba Lamuelis regis. Visio qua erudivit eum mater sua.1 Parole di Lemuèl, re di Massa, che sua madre gli insegnò.
2 Quid, dilecte mi ? quid, dilecte uteri mei ?
quid, dilecte votorum meorum ?
2 E che, figlio mio! E che, figlio delle mie viscere!
E che, figlio dei miei voti!
3 Ne dederis mulieribus substantiam tuam,
et divitias tuas ad delendos reges.
3 Non dare il tuo vigore alle donne,
né i tuoi costumi a quelle che corrompono i re.
4 Noli regibus, o Lamuel, noli regibus dare vinum,
quia nullum secretum est ubi regnat ebrietas ;
4 Non conviene ai re, Lemuèl,
non conviene ai re bere il vino,
né ai principi bramare bevande inebrianti,
5 et ne forte bibant, et obliviscantur judiciorum,
et mutent causam filiorum pauperis.
5 per paura che, bevendo, dimentichino i loro decreti
e tradiscano il diritto di tutti gli afflitti.
6 Date siceram mœrentibus,
et vinum his qui amaro sunt animo.
6 Date bevande inebrianti a chi sta per perire
e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore.
7 Bibant, et obliviscantur egestatis suæ,
et doloris sui non recordentur amplius.
7 Beva e dimentichi la sua povertà
e non si ricordi più delle sue pene.
8 Aperi os tuum muto,
et causis omnium filiorum qui pertranseunt.
8 Apri la bocca in favore del muto
in difesa di tutti gli sventurati.
9 Aperi os tuum, decerne quod justum est,
et judica inopem et pauperem.
9 Apri la bocca e giudica con equità
e rendi giustizia all'infelice e al povero.

10 Mulierem fortem quis inveniet ?
procul et de ultimis finibus pretium ejus.
10 (Alef) Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
11 Confidit in ea cor viri sui,
et spoliis non indigebit.
11 (Bet) In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
12 Reddet ei bonum, et non malum,
omnibus diebus vitæ suæ.
12 (Ghimel) Essa gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
13 Quæsivit lanam et linum,
et operata est consilia manuum suarum.
13 (Dalet) Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
14 Facta est quasi navis institoris,
de longe portans panem suum.
14 (He) Ella è simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
15 Et de nocte surrexit,
deditque prædam domesticis suis,
et cibaria ancillis suis.
15 (Vau) Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
16 Consideravit agrum, et emit eum ;
de fructu manuum suarum plantavit vineam.
16 (Zain) Pensa ad un campo e lo compra
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
17 Accinxit fortitudine lumbos suos,
et roboravit brachium suum.
17 (Het) Si cinge con energia i fianchi
e spiega la forza delle sue braccia.
18 Gustavit, et vidit quia bona est negotiatio ejus ;
non extinguetur in nocte lucerna ejus.
18 (Tet) È soddisfatta, perché il suo traffico va bene,
neppure di notte si spegne la sua lucerna.
19 Manum suam misit ad fortia,
et digiti ejus apprehenderunt fusum.
19 (Iod) Stende la sua mano alla conocchia
e mena il fuso con le dita.
20 Manum suam aperuit inopi,
et palmas suas extendit ad pauperem.
20 (Caf) Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
21 Non timebit domui suæ a frigoribus nivis ;
omnes enim domestici ejus vestiti sunt duplicibus.
21 (Lamed) Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste.
22 Stragulatam vestem fecit sibi ;
byssus et purpura indumentum ejus.
22 (Mem) Si fa delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
23 Nobilis in portis vir ejus,
quando sederit cum senatoribus terræ.
23 (Nun) Suo marito è stimato alle porte della città
dove siede con gli anziani del paese.
24 Sindonem fecit, et vendidit,
et cingulum tradidit Chananæo.
24 (Samech) Confeziona tele di lino e le vende
e fornisce cinture al mercante.
25 Fortitudo et decor indumentum ejus,
et ridebit in die novissimo.
25 (Ain) Forza e decoro sono il suo vestito
e se la ride dell'avvenire.
26 Os suum aperuit sapientiæ,
et lex clementiæ in lingua ejus.
26 (Pe) Apre la bocca con saggezza
e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà.
27 Consideravit semitas domus suæ,
et panem otiosa non comedit.
27 (Sade) Sorveglia l'andamento della casa;
il pane che mangia non è frutto di pigrizia.
28 Surrexerunt filii ejus, et beatissimam prædicaverunt ;
vir ejus, et laudavit eam.
28 (Kof) I suoi figli sorgono a proclamarla beata
e suo marito a farne l'elogio:
29 Multæ filiæ congregaverunt divitias ;
tu supergressa es universas.
29 (Res) "Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!".
30 Fallax gratia, et vana est pulchritudo :
mulier timens Dominum, ipsa laudabitur.
30 (Sin) Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
31 Date ei de fructu manuum suarum,
et laudent eam in portis opera ejus.
31 (Tau) Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.