Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Psalmi 59


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VULGATABIBBIA
1 In finem, pro his qui immutabuntur, in tituli inscriptionem ipsi David, in doctrinam,1 'Al maestro del coro. Su "Non distruggere". Di Davide.'
'Quando Saul mandò uomini a sorvegliare la casa e ad ucciderlo.'

2 cum succendit Mesopotamiam Syriæ et Sobal, et convertit Joab, et percussit Idumæam in valle Salinarum duodecim millia.2 Liberami dai nemici, mio Dio,
proteggimi dagli aggressori.
3 Deus, repulisti nos, et destruxisti nos ;
iratus es, et misertus es nobis.
3 Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue.
4 Commovisti terram, et conturbasti eam ;
sana contritiones ejus, quia commota est.
4 Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me si avventano i potenti.
Signore, non c'è colpa in me, non c'è peccato;
5 Ostendisti populo tuo dura ;
potasti nos vino compunctionis.
5 senza mia colpa accorrono e si appostano.

Svègliati, vienimi incontro e guarda.
6 Dedisti metuentibus te significationem,
ut fugiant a facie arcus ;
ut liberentur dilecti tui.
6 Tu, Signore, Dio degli eserciti, Dio d'Israele,
lèvati a punire tutte le genti;
non avere pietà dei traditori.

7 Salvum fac dextera tua, et exaudi me.
7 Ritornano a sera e ringhiano come cani,
si aggirano per la città.
8 Deus locutus est in sancto suo :
lætabor, et partibor Sichimam ;
et convallem tabernaculorum metibor.
8 Ecco, vomitano ingiurie,
le loro labbra sono spade.
Dicono: "Chi ci ascolta?".
9 Meus est Galaad, et meus est Manasses ;
et Ephraim fortitudo capitis mei.
Juda rex meus ;
9 Ma tu, Signore, ti ridi di loro,
ti burli di tutte le genti.
10 Moab olla spei meæ.
In Idumæam extendam calceamentum meum :
mihi alienigenæ subditi sunt.
10 A te, mia forza, io mi rivolgo:
sei tu, o Dio, la mia difesa.
11 Quis deducet me in civitatem munitam ?
quis deducet me usque in Idumæam ?
11 La grazia del mio Dio mi viene in aiuto,
Dio mi farà sfidare i miei nemici.

12 nonne tu, Deus, qui repulisti nos ?
et non egredieris, Deus, in virtutibus nostris ?
12 Non ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi,
disperdili con la tua potenza e abbattili,
Signore, nostro scudo.
13 Da nobis auxilium de tribulatione,
quia vana salus hominis.
13 Peccato è la parola delle loro labbra,
cadano nel laccio del loro orgoglio
per le bestemmie e le menzogne che pronunziano.

14 In Deo faciemus virtutem ;
et ipse ad nihilum deducet tribulantes nos.
14 Annientali nella tua ira,
annientali e più non siano;
e sappiano che Dio domina in Giacobbe,
fino ai confini della terra.
15 Ritornano a sera e ringhiano come cani,
per la città si aggirano
16 vagando in cerca di cibo;
latrano, se non possono saziarsi.
17 Ma io canterò la tua potenza,
al mattino esalterò la tua grazia
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno del pericolo.
18 O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
tu, o mio Dio, sei la mia misericordia.