Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Jó 37


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VULGATABIBBIA
1 Super hoc expavit cor meum,
et emotum est de loco suo.
1 Per questo mi batte forte il cuore
e mi balza fuori dal petto.
2 Audite auditionem in terrore vocis ejus,
et sonum de ore illius procedentem.
2 Udite, udite, il rumore della sua voce,
il fragore che esce dalla sua bocca.
3 Subter omnes cælos ipse considerat,
et lumen illius super terminos terræ.
3 Il lampo si diffonde sotto tutto il cielo
e il suo bagliore giunge ai lembi della terra;
4 Post eum rugiet sonitus ;
tonabit voce magnitudinis suæ :
et non investigabitur, cum audita fuerit vox ejus.
4 dietro di esso brontola il tuono,
mugghia con il suo fragore maestoso
e nulla arresta i fulmini,
da quando si è udita la sua voce;
5 Tonabit Deus in voce sua mirabiliter,
qui facit magna et inscrutabilia ;
5 mirabilmente tuona Dio con la sua voce
opera meraviglie che non comprendiamo!
6 qui præcipit nivi ut descendat in terram,
et hiemis pluviis, et imbri fortitudinis suæ ;
6 Egli infatti dice alla neve: "Cadi sulla terra"
e alle piogge dirotte: "Siate violente".
7 qui in manu omnium hominum signat,
ut noverint singuli opera sua.
7 Rinchiude ogni uomo in casa sotto sigillo,
perché tutti riconoscano la sua opera.
8 Ingredietur bestia latibulum,
et in antro suo morabitur.
8 Le fiere si ritirano nei loro ripari
e nelle loro tane si accovacciano.
9 Ab interioribus egredietur tempestas,
et ab Arcturo frigus.
9 Dal mezzogiorno avanza l'uragano
e il freddo dal settentrione.
10 Flante Deo, concrescit gelu,
et rursum latissimæ funduntur aquæ.
10 Al soffio di Dio si forma il ghiaccio
e la distesa dell'acqua si congela.
11 Frumentum desiderat nubes,
et nubes spargunt lumen suum.
11 Carica di umidità le nuvole
e le nubi ne diffondono le folgori.
12 Quæ lustrant per circuitum,
quocumque eas voluntas gubernantis duxerit,
ad omne quod præceperit illis super faciem orbis terrarum :
12 Egli le fa vagare dappertutto
secondo i suoi ordini,
perché eseguiscano quanto comanda loro
sul mondo intero.
13 sive in una tribu, sive in terra sua,
sive in quocumque loco misericordiæ suæ
eas jusserit inveniri.
13 Le manda o per castigo della terra
o in segno di bontà.
14 Ausculta hæc, Job :
sta, et considera mirabilia Dei.
14 Porgi l'orecchio a questo, Giobbe, soffèrmati
e considera le meraviglie di Dio.
15 Numquid scis quando præceperit Deus pluviis,
ut ostenderent lucem nubium ejus ?
15 Sai tu come Dio le diriga
e come la sua nube produca il lampo?
16 Numquid nosti semitas nubium magnas,
et perfectas scientias ?
16 Conosci tu come la nube si libri in aria,
i prodigi di colui che tutto sa?
17 Nonne vestimenta tua calida sunt,
cum perflata fuerit terra austro ?
17 Come le tue vesti siano calde
quando non soffia l'austro e la terra riposa?
18 Tu forsitan cum eo fabricatus es cælos,
qui solidissimi quasi ære fusi sunt.
18 Hai tu forse disteso con lui il firmamento,
solido come specchio di metallo fuso?
19 Ostende nobis quid dicamus illi :
nos quippe involvimur tenebris.
19 Insegnaci che cosa dobbiamo dirgli.
Noi non parleremo per l'oscurità.
20 Quis narrabit ei quæ loquor ?
etiam si locutus fuerit homo, devorabitur.
20 Gli si può forse ordinare: "Parlerò io?".
O un uomo può dire che è sopraffatto?
21 At nunc non vident lucem :
subito aër cogetur in nubes,
et ventus transiens fugabit eas.
21 Ora diventa invisibile la luce,
oscurata in mezzo alle nubi:
ma tira il vento e le spazza via.
22 Ab aquilone aurum venit,
et ad Deum formidolosa laudatio.
22 Dal nord giunge un aureo chiarore,
intorno a Dio è tremenda maestà.
23 Digne eum invenire non possumus :
magnus fortitudine, et judicio, et justitia :
et enarrari non potest.
23 L}Onnipotente noi non lo possiamo raggiungere,
sublime in potenza e rettitudine
e grande per giustizia: egli non ha da rispondere.
24 Ideo timebunt eum viri,
et non audebunt contemplari omnes qui sibi videntur esse sapientes.
24 Perciò gli uomini lo temono:
a lui la venerazione di tutti i saggi di mente.