Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Jó 36


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VULGATABIBBIA
1 Addens quoque Eliu, hæc locutus est :1 Eliu continuò a dire:

2 Sustine me paululum, et indicabo tibi :
adhuc enim habeo quod pro Deo loquar.
2 Abbi un po' di pazienza e io te lo dimostrerò,
perché in difesa di Dio c'è altro da dire.
3 Repetam scientiam meam a principio,
et operatorem meum probabo justum.
3 Prenderò da lontano il mio sapere
e renderò giustizia al mio creatore,
4 Vere enim absque mendacio sermones mei,
et perfecta scientia probabitur tibi.
4 poiché non è certo menzogna il mio parlare:
un uomo di perfetta scienza è qui con te.
5 Deus potentes non abjicit,
cum et ipse sit potens :
5 Ecco, Dio è grande e non si ritratta,
egli è grande per fermezza di cuore.
6 sed non salvat impios,
et judicium pauperibus tribuit.
6 Non lascia vivere l'iniquo
e rende giustizia ai miseri.
7 Non auferet a justo oculos suos :
et reges in solio collocat in perpetuum,
et illi eriguntur.
7 Non toglie gli occhi dai giusti,
li fa sedere sul trono con i re
e li esalta per sempre.
8 Et si fuerint in catenis,
et vinciantur funibus paupertatis,
8 Se talvolta essi sono avvinti in catene,
se sono stretti dai lacci dell'afflizione,
9 indicabit eis opera eorum,
et scelera eorum, quia violenti fuerunt.
9 fa loro conoscere le opere loro
e i loro falli, perché superbi;
10 Revelabit quoque aurem eorum, ut corripiat :
et loquetur, ut revertantur ab iniquitate.
10 apre loro gli orecchi per la correzione
e ordina che si allontanino dalla iniquità.
11 Si audierint et observaverint, complebunt dies suos in bono,
et annos suos in gloria :
11 Se ascoltano e si sottomettono,
chiuderanno i loro giorni nel benessere
e i loro anni nelle delizie.
12 si autem non audierint,
transibunt per gladium,
et consumentur in stultitia.
12 Ma se non vorranno ascoltare,
di morte violenta periranno,
spireranno senza neppure saperlo.
13 Simulatores et callidi provocant iram Dei,
neque clamabunt cum vincti fuerint.
13 I perversi di cuore accumulano l'ira;
non invocano aiuto, quando Dio li avvince in catene:
14 Morietur in tempestate anima eorum,
et vita eorum inter effeminatos.
14 si spegne in gioventù la loro anima,
e la loro vita all'età dei dissoluti.
15 Eripiet de angustia sua pauperem,
et revelabit in tribulatione aurem ejus.
15 Ma egli libera il povero con l'afflizione,
gli apre l'udito con la sventura.
16 Igitur salvabit te de ore angusto latissime,
et non habente fundamentum subter se :
requies autem mensæ tuæ erit plena pinguedine.
16 Anche te intende sottrarre dal morso
dell'angustia:
avrai in cambio un luogo ampio, non ristretto
e la tua tavola sarà colma di vivande grasse.
17 Causa tua quasi impii judicata est :
causam judiciumque recipies.
17 Ma se colmi la misura con giudizi da empio,
giudizio e condanna ti seguiranno.
18 Non te ergo superet ira ut aliquem opprimas :
nec multitudo donorum inclinet te.
18 La collera non ti trasporti alla bestemmia,
l'abbondanza dell'espiazione non ti faccia fuorviare.
19 Depone magnitudinem tuam absque tribulatione,
et omnes robustos fortitudine.
19 Può forse farti uscire dall'angustia il tuo
grido,
con tutti i tentativi di forza?
20 Ne protrahas noctem,
ut ascendant populi pro eis.
20 Non sospirare quella notte,
in cui i popoli vanno al loro luogo.
21 Cave ne declines ad iniquitatem :
hanc enim cœpisti sequi post miseriam.
21 Bada di non volgerti all'iniquità,
poiché per questo sei stato provato dalla miseria.

22 Ecce Deus excelsus in fortitudine sua,
et nullus ei similis in legislatoribus.
22 Ecco, Dio è sublime nella sua potenza;
chi come lui è temibile?
23 Quis poterit scrutari vias ejus ?
aut quis potest ei dicere : Operatus es iniquitatem ?
23 Chi mai gli ha imposto il suo modo d'agire
o chi mai ha potuto dirgli: "Hai agito male?".
24 Memento quod ignores opus ejus,
de quo cecinerunt viri.
24 Ricordati che devi esaltare la sua opera,
che altri uomini hanno cantato.
25 Omnes homines vident eum :
unusquisque intuetur procul.
25 Ogni uomo la contempla,
il mortale la mira da lontano.
26 Ecce Deus magnus vincens scientiam nostram :
numerus annorum ejus inæstimabilis.
26 Ecco, Dio è così grande, che non lo
comprendiamo:
il numero dei suoi anni è incalcolabile.
27 Qui aufert stillas pluviæ,
et effundit imbres ad instar gurgitum,
27 Egli attrae in alto le gocce dell'acqua
e scioglie in pioggia i suoi vapori,
28 qui de nubibus fluunt
quæ prætexunt cuncta desuper.
28 che le nubi riversano
e grondano sull'uomo in grande quantità.
29 Si voluerit extendere nubes quasi tentorium suum,
29 Chi inoltre può comprendere la distesa delle
nubi,
i fragori della sua dimora?
30 et fulgurare lumine suo desuper,
cardines quoque maris operiet.
30 Ecco, espande sopra di esso il suo vapore
e copre le profondità del mare.
31 Per hæc enim judicat populos,
et dat escas multis mortalibus.
31 In tal modo sostenta i popoli
e offre alimento in abbondanza.
32 In manibus abscondit lucem,
et præcepit ei ut rursus adveniat.
32 Arma le mani di folgori
e le scaglia contro il bersaglio.
33 Annuntiat de ea amico suo, quod possessio ejus sit,
et ad eam possit ascendere.
33 Lo annunzia il suo fragore,
riserva d'ira contro l'iniquità.