Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Jó 28


font
VULGATABIBBIA
1 Habet argentum venarum suarum principia,
et auro locus est in quo conflatur.
1 Certo, per l'argento vi sono miniere
e per l'oro luoghi dove esso si raffina.
2 Ferrum de terra tollitur,
et lapis solutus calore in æs vertitur.
2 Il ferro si cava dal suolo
e la pietra fusa libera il rame.
3 Tempus posuit tenebris,
et universorum finem ipse considerat :
lapidem quoque caliginis et umbram mortis.
3 L'uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all'estremo limite
le rocce nel buio più fondo.
4 Dividit torrens a populo peregrinante
eos quos oblitus est pes egentis hominis, et invios.
4 Forano pozzi lungi dall'abitato
coloro che perdono l'uso dei piedi:
pendono sospesi lontano dalla gente e vacillano.
5 Terra de qua oriebatur panis,
in loco suo igni subversa est.
5 Una terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.
6 Locus sapphiri lapides ejus,
et glebæ illius aurum.
6 Le sue pietre contengono zaffiri
e oro la sua polvere.
7 Semitam ignoravit avis,
nec intuitus est eam oculus vulturis.
7 L'uccello rapace ne ignora il sentiero,
non lo scorge neppure l'occhio dell'aquila,
8 Non calcaverunt eam filii institorum,
nec pertransivit per eam leæna.
8 non battuto da bestie feroci,
né mai attraversato dal leopardo.
9 Ad silicem extendit manum suam :
subvertit a radicibus montes.
9 Contro la selce l'uomo porta la mano,
sconvolge le montagne:
10 In petris rivos excidit,
et omne pretiosum vidit oculus ejus.
10 nelle rocce scava gallerie
e su quanto è prezioso posa l'occhio:
11 Profunda quoque fluviorum scrutatus est,
et abscondita in lucem produxit.
11 scandaglia il fondo dei fiumi
e quel che vi è nascosto porta alla luce.
12 Sapientia vero ubi invenitur ?
et quis est locus intelligentiæ ?
12 Ma la sapienza da dove si trae?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
13 Nescit homo pretium ejus,
nec invenitur in terra suaviter viventium.
13 L'uomo non ne conosce la via,
essa non si trova sulla terra dei viventi.
14 Abyssus dicit : Non est in me,
et mare loquitur : Non est mecum.
14 L'abisso dice: "Non è in me!"
e il mare dice: "Neppure presso di me!".
15 Non dabitur aurum obrizum pro ea,
nec appendetur argentum in commutatione ejus.
15 Non si scambia con l'oro più scelto,
né per comprarla si pesa l'argento.
16 Non conferetur tinctis Indiæ coloribus,
nec lapidi sardonycho pretiosissimo vel sapphiro.
16 Non si acquista con l'oro di Ofir,
con il prezioso berillo o con lo zaffiro.
17 Non adæquabitur ei aurum vel vitrum,
nec commutabuntur pro ea vasa auri.
17 Non la pareggia l'oro e il cristallo,
né si permuta con vasi di oro puro.
18 Excelsa et eminentia non memorabuntur comparatione ejus :
trahitur autem sapientia de occultis.
18 Coralli e perle non meritano menzione,
vale più scoprire la sapienza che le gemme.
19 Non adæquabitur ei topazius de Æthiopia,
nec tincturæ mundissimæ componetur.
19 Non la eguaglia il topazio d'Etiopia;
con l'oro puro non si può scambiare a peso.
20 Unde ergo sapientia venit ?
et quis est locus intelligentiæ ?
20 Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
21 Abscondita est ab oculis omnium viventium :
volucres quoque cæli latet.
21 È nascosta agli occhi di ogni vivente
ed è ignota agli uccelli del cielo.
22 Perditio et mors dixerunt :
Auribus nostris audivimus famam ejus.
22 L'abisso e la morte dicono:
"Con gli orecchi ne udimmo la fama".
23 Deus intelligit viam ejus,
et ipse novit locum illius.
23 Dio solo ne conosce la via,
lui solo sa dove si trovi,
24 Ipse enim fines mundi intuetur,
et omnia quæ sub cælo sunt respicit.
24 perché volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede quanto è sotto la volta del cielo.
25 Qui fecit ventis pondus,
et aquas appendit in mensura.
25 Quando diede al vento un peso
e ordinò alle acque entro una misura,
26 Quando ponebat pluviis legem,
et viam procellis sonantibus :
26 quando impose una legge alla pioggia
e una via al lampo dei tuoni;
27 tunc vidit illam et enarravit,
et præparavit, et investigavit.
27 allora la vide e la misurò,
la comprese e la scrutò appieno
28 Et dixit homini : Ecce timor Domini, ipsa est sapientia ;
et recedere a malo, intelligentia.
28 e disse all'uomo:
"Ecco, temere Dio, questo è sapienza
e schivare il male, questo è intelligenza".