Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Jó 19


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VULGATABIBBIA
1 Respondens autem Job, dixit :1 Giobbe allora rispose:

2 Usquequo affligitis animam meam,
et atteritis me sermonibus ?
2 Fino a quando mi tormenterete
e mi opprimerete con le vostre parole?
3 En decies confunditis me,
et non erubescitis opprimentes me.
3 Son dieci volte che mi insultate
e mi maltrattate senza pudore.
4 Nempe etsi ignoravi,
mecum erit ignorantia mea.
4 È poi vero che io abbia mancato
e che persista nel mio errore?
5 At vos contra me erigimini,
et arguitis me opprobriis meis.
5 Non è forse vero che credete di vincere contro di me,
rinfacciandomi la mia abiezione?
6 Saltem nunc intelligite quia Deus non æquo judicio afflixerit me,
et flagellis suis me cinxerit.
6 Sappiate dunque che Dio mi ha piegato
e mi ha avviluppato nella sua rete.
7 Ecce clamabo, vim patiens, et nemo audiet ;
vociferabor, et non est qui judicet.
7 Ecco, grido contro la violenza, ma non ho risposta,
chiedo aiuto, ma non c'è giustizia!
8 Semitam meam circumsepsit, et transire non possum :
et in calle meo tenebras posuit.
8 Mi ha sbarrato la strada perché non passi
e sul mio sentiero ha disteso le tenebre.
9 Spoliavit me gloria mea,
et abstulit coronam de capite meo.
9 Mi ha spogliato della mia gloria
e mi ha tolto dal capo la corona.
10 Destruxit me undique, et pereo :
et quasi evulsæ arbori abstulit spem meam.
10 Mi ha disfatto da ogni parte e io sparisco,
mi ha strappato, come un albero, la speranza.
11 Iratus est contra me furor ejus,
et sic me habuit quasi hostem suum.
11 Ha acceso contro di me la sua ira
e mi considera come suo nemico.
12 Simul venerunt latrones ejus,
et fecerunt sibi viam per me,
et obsederunt in gyro tabernaculum meum.
12 Insieme sono accorse le sue schiere
e si sono spianata la strada contro di me;
hanno posto l'assedio intorno alla mia tenda.
13 Fratres meos longe fecit a me,
et noti mei quasi alieni recesserunt a me.
13 I miei fratelli si sono allontanati da me,
persino gli amici mi si sono fatti stranieri.
14 Dereliquerunt me propinqui mei,
et qui me noverant obliti sunt mei.
14 Scomparsi sono vicini e conoscenti,
mi hanno dimenticato gli ospiti di casa;
15 Inquilini domus meæ et ancillæ meæ sicut alienum habuerunt me,
et quasi peregrinus fui in oculis eorum.
15 da estraneo mi trattano le mie ancelle,
un forestiero sono ai loro occhi.
16 Servum meum vocavi, et non respondit :
ore proprio deprecabar illum.
16 Chiamo il mio servo ed egli non risponde,
devo supplicarlo con la mia bocca.
17 Halitum meum exhorruit uxor mea,
et orabam filios uteri mei.
17 Il mio fiato è ripugnante per mia moglie
e faccio schifo ai figli di mia madre.
18 Stulti quoque despiciebant me :
et cum ab eis recessissem, detrahebant mihi.
18 Anche i monelli hanno ribrezzo di me:
se tento d'alzarmi, mi danno la baia.
19 Abominati sunt me quondam consiliarii mei,
et quem maxime diligebam, aversatus est me.
19 Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
20 Pelli meæ, consumptis carnibus, adhæsit os meum,
et derelicta sunt tantummodo labia circa dentes meos.
20 Alla pelle si attaccano le mie ossa
e non è salva che la pelle dei miei denti.
21 Miseremini mei, miseremini mei saltem vos, amici mei,
quia manus Domini tetigit me.
21 Pietà, pietà di me, almeno voi miei amici,
perché la mano di Dio mi ha percosso!
22 Quare persequimini me sicut Deus,
et carnibus meis saturamini ?
22 Perché vi accanite contro di me, come Dio,
e non siete mai sazi della mia carne?
23 Quis mihi tribuat ut scribantur sermones mei ?
quis mihi det ut exarentur in libro
23 Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24 stylo ferreo et plumbi lamina,
vel celte sculpantur in silice ?
24 fossero impresse con stilo di ferro sul piombo,
per sempre s'incidessero sulla roccia!
25 Scio enim quod redemptor meus vivit,
et in novissimo die de terra surrecturus sum :
25 Io lo so che il mio Vendicatore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
26 et rursum circumdabor pelle mea,
et in carne mea videbo Deum meum :
26 Dopo che questa mia pelle sarà distrutta,
senza la mia carne, vedrò Dio.
27 quem visurus sum ego ipse,
et oculi mei conspecturi sunt, et non alius :
reposita est hæc spes mea in sinu meo.
27 Io lo vedrò, io stesso,
e i miei occhi lo contempleranno non da straniero.
Le mie viscere si consumano dentro di me.
28 Quare ergo nunc dicitis : Persequamur eum,
et radicem verbi inveniamus contra eum ?
28 Poiché dite: "Come lo perseguitiamo noi,
se la radice del suo danno è in lui?",
29 Fugite ergo a facie gladii,
quoniam ultor iniquitatum gladius est :
et scitote esse judicium.
29 temete per voi la spada,
poiché punitrice d'iniquità è la spada,
affinché sappiate che c'è un giudice.