Scrutatio

Martedi, 19 marzo 2024 - San Giuseppe ( Letture di oggi)

Exodus 37


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VULGATABIBBIA
1 Fecit autem Beseleel et arcam de lignis setim, habentem duos semis cubitos in longitudine, et cubitum ac semissem in latitudine, altitudo quoque unius cubiti fuit et dimidii : vestivitque eam auro purissimo intus ac foris.1 Bezaleel fece l'arca di legno di acacia: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.
2 Et fecit illi coronam auream per gyrum,2 La rivestì d'oro puro, dentro e fuori. Le fece intorno un bordo d'oro.
3 conflans quatuor annulos aureos per quatuor angulos ejus : duos annulos in latere uno, et duos in altero.3 Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro.
4 Vectes quoque fecit de lignis setim, quos vestivit auro,4 Fece stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.
5 et quos misit in annulos, qui erant in lateribus arcæ ad portandum eam.5 Introdusse le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca.
6 Fecit et propitiatorium, id est, oraculum, de auro mundissimo, duorum cubitorum et dimidii in longitudine, et cubiti ac semis in latitudine.6 Fece il coperchio d'oro puro: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza.
7 Duos etiam cherubim ex auro ductili, quos posuit ex utraque parte propitiatorii :7 Fece due cherubini d'oro: li fece lavorati a martello sulle due estremità del coperchio:
8 cherub unum in summitate unius partis, et cherub alterum in summitate partis alterius : duos cherubim in singulis summitatibus propitiatorii,8 un cherubino ad una estremità e un cherubino all'altra estremità. Fece i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio, alle sue due estremità.
9 extendentes alas, et tegentes propitiatorium, seque mutuo et illud respicientes.
9 I cherubini avevano le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; erano rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini erano rivolte verso il coperchio.
10 Fecit et mensam de lignis setim in longitudine duorum cubitorum, et in latitudine unius cubiti, quæ habebat in altitudine cubitum ac semissem.10 Fece la tavola di legno di acacia: aveva due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.
11 Circumdeditque eam auro mundissimo, et fecit illi labium aureum per gyrum,11 La rivestì d'oro puro e le fece intorno un bordo d'oro.
12 ipsique labio coronam auream interrasilem quatuor digitorum, et super eamdem, alteram coronam auream.12 Le fece attorno una cornice di un palmo e un bordo d'oro per la cornice.
13 Fudit et quatuor circulos aureos, quos posuit in quatuor angulis per singulos pedes mensæ13 Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò ai quattro angoli che costituivano i suoi quattro piedi.
14 contra coronam : misitque in eos vectes, ut possit mensa portari.14 Gli anelli erano fissati alla cornice e servivano per inserire le stanghe destinate a trasportare la tavola.
15 Ipsos quoque vectes fecit de lignis setim, et circumdedit eos auro.15 Fece le stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.
16 Et vasa ad diversos usus mensæ, acetabula, phialas, et cyathos, et thuribula, ex auro puro, in quibus offerenda sunt libamina.
16 Fece anche gli accessori della tavola: piatti, coppe, anfore e tazze per le libazioni; li fece di oro puro.
17 Fecit et candelabrum ductile de auro mundissimo, de cujus vecte calami, scyphi, sphærulæque, ac lilia procedebant :17 Fece il candelabro d'oro puro; lo fece lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle facevano corpo con esso.
18 sex in utroque latere, tres calami ex parte una, et tres ex altera :18 Sei bracci uscivano dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro.
19 tres scyphi in nucis modum per calamos singulos, sphærulæque simul et lilia : et tres scyphi instar nucis in calamo altero, sphærulæque simul et lilia. Æquum erat opus sex calamorum, qui procedebant de stipite candelabri.19 Vi erano su un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla; anche sull'altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così era per i sei bracci che uscivano dal candelabro.
20 In ipso autem vecte erant quatuor scyphi in nucis modum, sphærulæque per singulos simul et lilia :20 Il fusto del candelabro aveva quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle:
21 et sphærulæ sub duobus calamis per loca tria, qui simul sex fiunt calami procedentes de vecte uno.21 un bulbo sotto due bracci che si dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartivano da esso; così per tutti i sei bracci che uscivano dal candelabro.
22 Et sphærulæ igitur, et calami ex ipso erant, universa ductilia ex auro purissimo.22 I bulbi e i relativi bracci facevano corpo con esso: il tutto era formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello.
23 Fecit et lucernas septem cum emunctoriis suis, et vasa ubi ea, quæ emuncta sunt, extinguantur, de auro mundissimo.23 Fece le sue sette lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi portacenere d'oro puro.
24 Talentum auri appendebat candelabrum cum omnibus vasis suis.
24 Impiegò un talento d'oro puro per esso e per tutti i suoi accessori.
25 Fecit et altare thymiamatis de lignis setim, per quadrum singulos habens cubitos, et in altitudine duos : e cujus angulis procedebant cornua.25 Fece l'altare per bruciare l'incenso, di legno di acacia; aveva un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza, era cioè quadrato; aveva due cubiti di altezza e i suoi corni erano di un sol pezzo.
26 Vestivitque illud auro purissimo cum craticula ac parietibus et cornibus.26 Rivestì d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli fece intorno un orlo d'oro.
27 Fecitque ei coronam aureolam per gyrum, et duos annulos aureos sub corona per singula latera, ut mittantur in eos vectes, et possit altare portari.27 Fece anche due anelli d'oro sotto l'orlo, sui due fianchi, cioè sui due lati opposti; servivano per inserire le stanghe destinate a trasportarlo.
28 Ipsos autem vectes fecit de lignis setim, et operuit laminis aureis.28 Fece le stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.
29 Composuit et oleum ad sanctificationis unguentum, et thymiama de aromatibus mundissimis opere pigmentarii.29 Preparò l'olio dell'unzione sacra e il profumo aromatico da bruciare, puro, secondo l'arte del profumiere.