Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 17


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Cum autem perambulassent Amphipolim et Apolloniam, venerunt Thessalonicam, ubierat synagoga Iudaeorum.1 Seguendo la via di Anfìpoli e Apollonia, giunsero a Tessalonica, dove c'era una sinagoga dei Giudei.
2 Secundum consuetudinem autem suam Paulus introivit adeos et per sabbata tria disserebat eis de Scripturis2 Come era sua consuetudine Paolo vi andò e per tre sabati discusse con loro sulla base delle Scritture,
3 adaperiens et comprobansquia Christum oportebat pati et resurgere a mortuis, et: “ Hic est Christus,Iesus, quem ego annuntio vobis ”.3 spiegandole e dimostrando che il Cristo doveva morire e risuscitare dai morti; il Cristo, diceva, è quel Gesù che io vi annunzio.
4 Et quidam ex eis crediderunt et adiunctisunt Paulo et Silae et de colentibus Graecis multitudo magna et mulieres nobilesnon paucae.4 Alcuni di loro furono convinti e aderirono a Paolo e a Sila, come anche un buon numero di Greci credenti in Dio e non poche donne della nobiltà.
5 Zelantes autem Iudaei assumentesque de foro viros quosdam malos etturba facta concitaverunt civitatem; et assistentes domui Iasonis quaerebant eosproducere in populum.5 Ma i Giudei, ingelositi, trassero dalla loro parte alcuni pessimi individui di piazza e, radunata gente, mettevano in subbuglio la città. Presentatisi alla casa di Giàsone, cercavano Paolo e Sila per condurli davanti al popolo.
6 Et cum non invenissent eos, trahebant Iasonem et quosdamfratres ad politarchas clamantes: “ Qui orbem concitaverunt, isti et hucvenerunt,6 Ma non avendoli trovati, trascinarono Giàsone e alcuni fratelli dai capi della città gridando: "Quei tali che mettono il mondo in agitazione sono anche qui e Giàsone li ha ospitati.
7 quos suscepit Iason; et hi omnes contra decreta Caesaris faciunt,regem alium dicentes esse, Iesum ”.7 Tutti costoro vanno contro i decreti dell'imperatore, affermando che c'è un altro re, Gesù".
8 Concitaverunt autem plebem etpolitarchas audientes haec;8 Così misero in agitazione la popolazione e i capi della città che udivano queste cose;
9 et accepto satis ab Iasone et a ceteris,dimiserunt eos.
9 tuttavia, dopo avere ottenuto una cauzione da Giàsone e dagli altri, li rilasciarono.

10 Fratres vero confestim per noctem dimiserunt Paulum et Silam in Beroeam; quicum advenissent, in synagogam Iudaeorum introierunt.10 Ma i fratelli subito, durante la notte, fecero partire Paolo e Sila verso Berèa. Giunti colà entrarono nella sinagoga dei Giudei.
11 Hi autem erantnobiliores eorum, qui sunt Thessalonicae, qui susceperunt verbum cum omniaviditate, cotidie scrutantes Scripturas, si haec ita se haberent.11 Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica ed accolsero la parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così.
12 Et multiquidem crediderunt ex eis et Graecarum mulierum honestarum et virorum non pauci.12 Molti di loro credettero e anche alcune donne greche della nobiltà e non pochi uomini.
13 Cum autem cognovissent in Thessalonica Iudaei quia et Beroeae annuntiatum esta Paulo verbum Dei, venerunt et illuc commoventes et turbantes multitudinem.13 Ma quando i Giudei di Tessalonica vennero a sapere che anche a Berèa era stata annunziata da Paolo la parola di Dio, andarono anche colà ad agitare e sobillare il popolo.
14 Statimque tunc Paulum dimiserunt fratres, ut iret usque ad mare; Silas autem etTimotheus remanserunt ibi.14 Allora i fratelli fecero partire subito Paolo per la strada verso il mare, mentre Sila e Timòteo rimasero in città.
15 Qui autem deducebant Paulum, perduxerunt usqueAthenas; et accepto mandato ad Silam et Timotheum, ut quam celerrime venirent adillum, profecti sunt.
15 Quelli che scortavano Paolo lo accompagnarono fino ad Atene e se ne ripartirono con l'ordine per Sila e Timòteo di raggiungerlo al più presto.

16 Paulus autem cum Athenis eos exspectaret, irritabatur spiritus eius in ipsovidens idololatriae deditam civitatem.16 Mentre Paolo li attendeva ad Atene, fremeva nel suo spirito al vedere la città piena di idoli.
17 Disputabat igitur in synagoga cumIudaeis et colentibus et in foro per omnes dies ad eos, qui aderant.17 Discuteva frattanto nella sinagoga con i Giudei e i pagani credenti in Dio e ogni giorno sulla piazza principale con quelli che incontrava.
18 Quidamautem ex Epicureis et Stoicis philosophi disserebant cum eo. Et quidam dicebant:“ Quid vult seminiverbius hic dicere? ”; alii vero: “ Novorum daemoniorumvidetur annuntiator esse ”, quia Iesum et resurrectionem evangelizabat.18 Anche certi filosofi epicurei e stoici discutevano con lui e alcuni dicevano: "Che cosa vorrà mai insegnare questo ciarlatano?". E altri: "Sembra essere un annnunziatore di divinità straniere"; poiché annunziava Gesù e la risurrezione.
19 Etapprehensum eum ad Areopagum duxerunt dicentes: “ Possumus scire quae est haecnova, quae a te dicitur, doctrina?19 Presolo con sé, lo condussero sull'Areòpago e dissero: "Possiamo dunque sapere qual è questa nuova dottrina predicata da te?
20 Mira enim quaedam infers auribus nostris;volumus ergo scire quidnam velint haec esse ”.20 Cose strane per vero ci metti negli orecchi; desideriamo dunque conoscere di che cosa si tratta".
21 Athenienses autem omnes etadvenae hospites ad nihil aliud vacabant nisi aut dicere aut audire aliquidnovi.
21 Tutti gli Ateniesi infatti e gli stranieri colà residenti non avevano passatempo più gradito che parlare e sentir parlare.

22 Stans autem Paulus in medio Areopagi ait: “ Viri Athenienses, per omniaquasi superstitiosiores vos video;22 Allora Paolo, alzatosi in mezzo all'Areòpago, disse:
"Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dèi.
23 praeteriens enim et videns simulacravestra inveni et aram, in qua scriptum erat: “Ignoto deo”. Quod ergoignorantes colitis, hoc ego annuntio vobis.23 Passando infatti e osservando i monumenti del vostro culto, ho trovato anche un'ara con l'iscrizione: Al Dio ignoto. Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annunzio.
24 Deus, qui fecit mundum et omnia,quae in eo sunt, hic, caeli et terrae cum sit Dominus, non in manufactis templisinhabitat24 'Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene', che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell'uomo
25 nec manibus humanis colitur indigens aliquo, cum ipse det omnibusvitam et inspirationem et omnia;25 né dalle mani dell'uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa, essendo lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa.
26 fecitque ex uno omne genus hominuminhabitare super universam faciem terrae, definiens statuta tempora et terminoshabitationis eorum,26 Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio,
27 quaerere Deum, si forte attrectent eum et inveniant,quamvis non longe sit ab unoquoque nostrum.27 perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi.
28 In ipso enim vivimus et movemuret sumus, sicut et quidam vestrum poetarum dixerunt:
“Ipsius enim et genus sumus”.
28 In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: Poiché di lui stirpe noi siamo.
29 Genus ergo cum simus Dei, non debemus aestimare auro aut argento aut lapidi,sculpturae artis et cogitationis hominis, divinum esse simile.29 Essendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all'oro, all'argento e alla pietra, che porti l'impronta dell'arte e dell'immaginazione umana.
30 Et temporaquidem ignorantiae despiciens Deus, nunc annuntiat hominibus, ut omnes ubiquepaenitentiam agant,30 Dopo esser passato sopra ai tempi dell'ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi,
31 eo quod statuit diem, in qua iudicaturus est orbem iniustitia in viro, quem constituit, fidem praebens omnibus suscitans eum amortuis ”.
31 poiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti".
32 Cum audissent autem resurrectionem mortuorum, quidam quidem irridebant,quidam vero dixerunt: “ Audiemus te de hoc iterum ”.32 Quando sentirono parlare di risurrezione di morti, alcuni lo deridevano, altri dissero: "Ti sentiremo su questo un'altra volta".
33 Sic Paulus exivit demedio eorum.33 Così Paolo uscì da quella riunione.
34 Quidam vero viri adhaerentes ei crediderunt; in quibus etDionysius Areopagita et mulier nomine Damaris et alii cum eis.
34 Ma alcuni aderirono a lui e divennero credenti, fra questi anche Dionìgi membro dell'Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro.