Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 13


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Aderant autem quidam ipso in tempore nuntiantes illi de Galilaeis,quorum sanguinem Pilatus miscuit cum sacrificiis eorum.1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.
2 Et respondens dixitillis: “ Putatis quod hi Galilaei prae omnibus Galilaeis peccatores fuerunt,quia talia passi sunt?2 Prendendo la parola, Gesù rispose: "Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?
3 Non, dico vobis, sed, nisi paenitentiam egeritis, omnessimiliter peribitis.3 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
4 Vel illi decem et octo, supra quos cecidit turris inSiloam et occidit eos, putatis quia et ipsi debitores fuerunt praeter omneshomines habitantes in Ierusalem?4 O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
5 Non, dico vobis, sed, si non paenitentiamegeritis, omnes similiter peribitis ”.
5 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo".

6 Dicebat autem hanc similitudinem: “ Arborem fici habebat quidam plantatam invinea sua et venit quaerens fructum in illa et non invenit.6 Disse anche questa parabola: "Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.
7 Dixit autem adcultorem vineae: “Ecce anni tres sunt, ex quo venio quaerens fructum inficulnea hac et non invenio. Succide ergo illam. Ut quid etiam terram evacuat?”.7 Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?
8 At ille respondens dicit illi: “Domine, dimitte illam et hoc anno, usque dumfodiam circa illam et mittam stercora,8 Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime
9 et si quidem fecerit fructum infuturum; sin autem succides eam” ”.
9 e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai".

10 Erat autem docens in una synagogarum sabbatis.10 Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.
11 Et ecce mulier, quaehabebat spiritum infirmitatis annis decem et octo et erat inclinata nec omninopoterat sursum respicere.11 C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.
12 Quam cum vidisset Iesus, vocavit et ait illi: “Mulier, dimissa es ab infirmitate tua ”,12 Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: "Donna, sei libera dalla tua infermità",
13 et imposuit illi manus; etconfestim erecta est et glorificabat Deum.
13 e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
14 Respondens autem archisynagogus, indignans quia sabbato curasset Iesus,dicebat turbae: “ Sex dies sunt, in quibus oportet operari; in his ergo veniteet curamini et non in die sabbati ”.14 Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: "Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato".
15 Respondit autem ad illum Dominus etdixit: “ Hypocritae, unusquisque vestrum sabbato non solvit bovem suum autasinum a praesepio et ducit adaquare?15 Il Signore replicò: "Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?
16 Hanc autem filiam Abrahae, quamalligavit Satanas ecce decem et octo annis, non oportuit solvi a vinculo istodie sabbati? ”.16 E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?".
17 Et cum haec diceret, erubescebant omnes adversarii eius, etomnis populus gaudebat in universis, quae gloriose fiebant ab eo.
17 Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

18 Dicebat ergo: “ Cui simile est regnum Dei, et cui simile existimabo illud?18 Diceva dunque: "A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?
19 Simile est grano sinapis, quod acceptum homo misit in hortum suum, et crevitet factum est in arborem, et volucres caeli requieverunt in ramis eius ”.
19 È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami".

20 Et iterum dixit: “ Cui simile aestimabo regnum Dei?20 E ancora: "A che cosa rassomiglierò il regno di Dio?
21 Simile est fermento,quod acceptum mulier abscondit in farinae sata tria, donec fermentaretur totum”.
21 È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata".

22 Et ibat per civitates et castella docens et iter faciens in Hierosolymam.22 Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme.
23 Ait autem illi quidam: “ Domine, pauci sunt, qui salvantur? ”. Ipse autemdixit ad illos:23 Un tale gli chiese: "Signore, sono pochi quelli che si salvano?". Rispose:
24 “ Contendite intrare per angustam portam, quia multi, dicovobis, quaerent intrare et non poterunt.24 "Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.
25 Cum autem surrexerit pater familiaset clauserit ostium, et incipietis foris stare et pulsare ostium dicentes: “Domine,aperi nobis”; et respondens dicet vobis: “Nescio vos unde sitis”.25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.
26 Tuncincipietis dicere: “Manducavimus coram te et bibimus, et in plateis nostrisdocuisti”;26 Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.
27 et dicet loquens vobis: “Nescio vos unde sitis; discedite ame, omnes operarii iniquitatis”.27 Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità!
28 Ibi erit fletus et stridor dentium, cumvideritis Abraham et Isaac et Iacob et omnes prophetas in regno Dei, vos autemexpelli foras.28 Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.
29 Et venient ab oriente et occidente et aquilone et austro etaccumbent in regno Dei.29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.
30 Et ecce sunt novissimi, qui erunt primi, et suntprimi, qui erunt novissimi ”.
30 Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi".

31 In ipsa hora accesserunt quidam pharisaeorum dicentes illi: “ Exi et vadehinc, quia Herodes vult te occidere ”.31 In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: "Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere".
32 Et ait illis: “ Ite, dicite vulpiilli: “Ecce eicio daemonia et sanitates perficio hodie et cras et tertiaconsummor.32 Egli rispose: "Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito.
33 Verumtamen oportet me hodie et cras et sequenti ambulare, quia noncapit prophetam perire extra Ierusalem”.
33 Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.

34 Ierusalem, Ierusalem, quae occidis prophetas et lapidas eos, qui missi suntad te, quotiens volui congregare filios tuos, quemadmodum avis nidum suum subpinnis, et noluistis.34 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto!
35 Ecce relinquitur vobis domus vestra. Dico autem vobis:Non videbitis me, donec veniat cum dicetis: “Benedictus, qui venit in nomineDomini” ”.
35 Ecco, 'la vostra casa vi viene lasciata deserta'! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: 'Benedetto colui che viene nel nome del Signore!'".