Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 2


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Et iterum intravit Capharnaum post dies, et auditum est quod in domoesset.1 Ed entrò di nuovo a Cafàrnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa
2 Et convenerunt multi, ita ut non amplius caperentur neque ad ianuam, etloquebatur eis verbum.2 e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.
3 Et veniunt ferentes ad eum paralyticum, qui a quattuorportabatur.3 Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone.
4 Et cum non possent offerre eum illi prae turba, nudaverunt tectum,ubi erat, et perfodientes summittunt grabatum, in quo paralyticus iacebat.4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico.
5 Cumvidisset autem Iesus fidem illorum, ait paralytico: “ Fili, dimittunturpeccata tua ”.
5 Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati".
6 Erant autem illic quidam de scribis sedentes et cogitantes in cordibus suis:6 Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro:
7 “ Quid hic sic loquitur? Blasphemat! Quis potest dimittere peccata nisi solusDeus? ”.7 "Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?".
8 Quo statim cognito Iesus spiritu suo quia sic cogitarent intra se,dicit illis: “ Quid ista cogitatis in cordibus vestris?8 Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate così nei vostri cuori?
9 Quid est facilius,dicere paralytico: “Dimittuntur peccata tua”, an dicere: “Surge et tollegrabatum tuum et ambula”?9 Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?
10 Ut autem sciatis quia potestatem habet Filiushominis interra dimittendi peccata — ait paralytico - :10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati,
11 Tibi dico: Surge,tolle grabatum tuum et vade in domum tuam ”.11 ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua".
12 Et surrexit et protinussublato grabato abiit coram omnibus, ita ut admirarentur omnes et glorificarentDeum dicentes: “ Numquam sic vidimus! ”.
12 Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!".

13 Et egressus est rursus ad mare; omnisque turba veniebat ad eum, et docebateos.13 Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava.
14 Et cum praeteriret, vidit Levin Alphaei sedentem ad teloneum et aitilli: “ Sequere me ”. Et surgens secutus est eum.14 Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi".
Egli, alzatosi, lo seguì.

15 Et factum est, cumaccumberet in domo illius, et multi publicani et peccatores simul discumbebantcum Iesu et discipulis eius; erant enim multi et sequebantur eum.15 Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.
16 Et scribaepharisaeorum, videntes quia manducaret cum peccatoribus et publicanis, dicebantdiscipulis eius: “ Quare cum publicanis et peccatoribus manducat? ”.16 Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: "Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?".
17 EtIesus hoc audito ait illis: “ Non necesse habent sani medicum, sed qui malehabent; non veni vocare iustos sed peccatores ”.
17 Avendo udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori".

18 Et erant discipuli Ioannis et pharisaei ieiunantes. Et veniunt et dicuntilli: “ Cur discipuli Ioannis et discipuli pharisaeorum ieiunant, tui autemdiscipuli non ieiunant? ”.18 Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: "Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?".
19 Et ait illis Iesus: “ Numquid possunt convivaenuptiarum, quamdiu sponsus cum illis est, ieiunare? Quanto tempore habent secumsponsum, non possunt ieiunare;19 Gesù disse loro: "Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
20 venient autem dies, cum auferetur ab eissponsus, et tunc ieiunabunt in illa die.20 Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.
21 Nemo assumentum panni rudis assuitvestimento veteri; alioquin supplementum aufert aliquid ab eo, novum a veteri,et peior scissura fit.21 Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore.
22 Et nemo mittit vinum novellum in utres veteres,alioquin dirumpet vinum utres et vinum perit et utres; sed vinum novum in utresnovos ”.
22 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi".

23 Et factum est, cum ipse sabbatis ambularet per sata, discipuli eius coeperuntpraegredi vellentes spicas.23 In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe.
24 Pharisaei autem dicebant ei: “ Ecce, quidfaciunt sabbatis, quod non licet? ”.24 I farisei gli dissero: "Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?".
25 Et ait illis: “ Numquam legistisquid fecerit David, quando necessitatem habuit et esuriit ipse et qui cum eoerant?25 Ma egli rispose loro: "Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni?
26 Quomodo introivit in domum Dei sub Abiathar principe sacerdotum etpanes propositionis manducavit, quos non licet manducare nisi sacerdotibus, etdedit etiam eis, qui cum eo erant? ”.26 Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?".
27 Et dicebat eis: “ Sabbatum propterhominem factum est, et non homo propter sabbatum;27 E diceva loro: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!
28 itaque dominus est Filiushominis etiam sabbati ”.
28 Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato".