Scrutatio

Martedi, 16 aprile 2024 - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi)

Siracide 22


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Lapidi luteo comparatus est piger,
et omnes sibilabunt super aspernationem illius;
1 Il pigro è simile a una pietra imbrattata,
ognuno fischia in suo disprezzo.
2 fimo boum comparatus est piger:
et omnis, qui tetigerit eum, excutiet manus.
2 Il pigro è simile a una palla di sterco,
chi la raccoglie scuote la mano.

3 Confusio patris est de filio indisciplinato,
filia autem in deminorationem generatur.
3 Vergogna per un padre avere un figlio maleducato,
se si tratta di una figlia, è la sua rovina.
4 Filia prudens hereditas viro suo,
nam, quae confundit, in contumeliam fit genitoris.
4 Una figlia prudente sarà un tesoro per il marito,
quella disonorevole un dolore per chi l'ha generata.
5 Patrem et virum confundit filia audax,
ab utrisque autem inhonorabitur.
5 La sfacciata disonora il padre e il marito,
e dall'uno e dall'altro sarà disprezzata.
6 Musica in luctu importuna narratio;
disciplina et doctrina in omni tempore sapientia.
6 Come musica durante il lutto i discorsi fuori tempo,
ma frusta e correzione in ogni tempo sono saggezza.

7 Qui docet fatuum, quasi qui conglutinat testam;
7 Incolla cocci chi ammaestra uno stolto,
sveglia un dormiglione dal sonno profondo.
8 qui narrat verbum non audienti,
quasi qui excitat dormientem de gravi somno.
8 Ragiona con un insonnolito chi ragiona con lo stolto;
alla fine egli dirà: "Che cosa c'è?".
9 Cum dormiente loquitur, qui enarrat stulto sapientiam,
et in fine narrationis dicit: “ Quis est hic? ”.
9 Piangi per un morto, poiché ha perduto la luce;
piangi per uno stolto, poiché ha perduto il senno.
10 Supra mortuum plora, defecit enim lux,
et supra fatuum plora, defecit enim sensus.
10 Piangi meno tristemente per un morto, ché ora riposa,
ma la vita dello stolto è peggiore della morte.
11 Modicum plora supra mortuum, quoniam requievit;
11 Il lutto per un morto, sette giorni;
per uno stolto ed empio tutti i giorni della sua vita.
12 nequissima enim vita fatui super mortem.
12 Con un insensato non prolungare il discorso,
non frequentare l'insipiente;
13 Luctus mortui septem dies,
fatui autem et impii omnes dies vitae illorum.
13 guàrdati da lui, per non avere noie
e per non contaminarti al suo contatto.
Allontànati da lui e troverai pace,
non sarai seccato dalla sua insipienza.
14 Cum stulto ne multum loquaris
et cum insensato ne abieris.
14 Che c'è di più pesante del piombo?
E qual è il suo nome, se non "lo stolto"?
15 Serva te ab illo, ut non molestiam habeas,
et non coinquinaberis impactione illius.
15 Sabbia, sale, palla di ferro
sono più facili a portare che un insensato.
16 Deflecte ab illo et invenies requiem
et non acediaberis in stultitia illius.
16 Una travatura di legno ben connessa in una casa
non si scompagina in un terremoto,
così un cuore deciso dopo matura riflessione
non verrà meno al momento del pericolo.
17 Super plumbum quid gravius?
Et quod illi aliud nomen quam fatuus?
17 Un cuore basato su sagge riflessioni
è come un intonaco su un muro rifinito.
18 Arenam et salem et massam ferri facilius est ferre
quam hominem imprudentem et fatuum et impium.
18 Una palizzata posta su un'altura
di fronte al vento non resiste,
così un cuore meschino, basato sulle sue fantasie,
di fronte a qualsiasi timore non resiste.

19 Loramentum ligneum colligatum in fundamento aedificii
non dissolvetur;
sic et cor confirmatum in cogitatione consilii,
nullus timor illud commovebit.
19 Chi punge un occhio lo farà lacrimare;
chi punge un cuore ne scopre il sentimento.
20 Cor firmatum in cogitatu intellegentiae
sicut ornatus in pariete polito.
20 Chi scaglia pietre contro uccelli li mette in fuga,
chi offende un amico rompe l'amicizia.
21 Sicut pali in excelsis et caementa sine impensa posita
contra faciem venti non permanebunt,
21 Se hai sguainato la spada contro un amico,
non disperare, può esserci un ritorno.
22 sic et cor timidum in cogitatione stulti
contra impetum timoris non resistet.
22 Se hai aperto la bocca contro un amico,
non temere, può esserci riconciliazione,
tranne il caso di insulto e di arroganza,
di segreti svelati e di un colpo a tradimento;
in questi casi ogni amico scomparirà.
23
23 Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua
povertà
per godere con lui nella sua prosperità.
Nel tempo della tribolazione restagli vicino,
per aver parte alla sua eredità.
24 Pungens oculum deducit lacrimas,
et, qui pungit cor, pellit amicitiam.
24 Prima del fuoco vapore e fumo nel camino,
così prima dello spargimento del sangue le ingiurie.
25 Mittens lapidem in volatilia fugat illa;
sic et qui conviciatur amico, dissolvit amicitiam.
25 Non mi vergognerò di proteggere un amico,
non mi nasconderò davanti a lui.
26 Ad amicum etsi produxeris gladium,
non desperes: est enim regressus;
ad amicum
26 Se mi succederà il male a causa sua,
chiunque lo venga a sapere si guarderà da lui.

27 si aperueris os triste,
non timeas: est enim concordatio,
excepto convicio et improperio et superbia
et mysterii revelatione et plaga dolosa;
in his omnis effugiet amicus.
27 Chi porrà una guardia sulla mia bocca,
sulle mie labbra un sigillo prudente,
perché io non cada per colpa loro
e la mia lingua non sia la mia rovina?
28 Fidem posside cum amico in paupertate illius,
ut et in bonis illius communices;
29 in tempore tribulationis illius permane illi fidelis,
ut et in hereditate illius coheres sis.
30 Ante ignem camini vapor et fumus,
sic et ante sanguinem maledicta et contumeliae et minae.
31 Amicum tegere non confundar,
a facie illius non me abscondam;
et, si mala mihi evenerint per illum, sustinebo:
32 omnis, qui audiet, cavebit se ab eo.
33 Quis dabit ori meo custodiam
et super labia mea signaculum aptum,
ut non cadam ab ipsis, et lingua mea perdat me?