Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Giobbe 19


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Respondens autem Iob dixit:
1 Giobbe allora rispose:

2 “ Usquequo affligitis ani mam meam
et atteritis me sermonibus?
2 Fino a quando mi tormenterete
e mi opprimerete con le vostre parole?
3 En decies obiurgatis me
et non erubescitis opprimentes me.
3 Son dieci volte che mi insultate
e mi maltrattate senza pudore.
4 Nempe, etsi erravi,
mecum erit error meus.
4 È poi vero che io abbia mancato
e che persista nel mio errore?
5 Si vos contra me erigimini
et arguitis me opprobriis meis,
5 Non è forse vero che credete di vincere contro di me,
rinfacciandomi la mia abiezione?
6 saltem nunc intellegite quia Deus non aequo iudicio afflixerit me
et rete suo me cinxerit.
6 Sappiate dunque che Dio mi ha piegato
e mi ha avviluppato nella sua rete.
7 Etsi clamo: Vim patior!, non exaudior;
si vociferor, non est qui iudicet.
7 Ecco, grido contro la violenza, ma non ho risposta,
chiedo aiuto, ma non c'è giustizia!
8 Semitam meam circumsaepsit, et transire non possum;
et in calle meo tenebras posuit.
8 Mi ha sbarrato la strada perché non passi
e sul mio sentiero ha disteso le tenebre.
9 Spoliavit me gloria mea
et abstulit coronam de capite meo.
9 Mi ha spogliato della mia gloria
e mi ha tolto dal capo la corona.
10 Destruxit me undique, et pereo,
et evellit quasi arborem spem meam.
10 Mi ha disfatto da ogni parte e io sparisco,
mi ha strappato, come un albero, la speranza.
11 Iratus est contra me furor eius,
et sic me habuit quasi hostem suum.
11 Ha acceso contro di me la sua ira
e mi considera come suo nemico.
12 Simul venerunt turmae eius
et fecerunt sibi viam adversus me
et obsederunt in gyro tabernaculum meum.
12 Insieme sono accorse le sue schiere
e si sono spianata la strada contro di me;
hanno posto l'assedio intorno alla mia tenda.
13 Fratres meos longe fecit a me,
et noti mei quasi alieni recesserunt a me.
13 I miei fratelli si sono allontanati da me,
persino gli amici mi si sono fatti stranieri.
14 Dereliquerunt me propinqui mei,
et, qui me noverant, obliti sunt mei.
14 Scomparsi sono vicini e conoscenti,
mi hanno dimenticato gli ospiti di casa;
15 Inquilini domus meae et ancillae meae sicut alienum habuerunt me,
et quasi peregrinus fui in oculis eorum.
15 da estraneo mi trattano le mie ancelle,
un forestiero sono ai loro occhi.
16 Servum meum vocavi, et non respondit;
ore proprio deprecabar illum.
16 Chiamo il mio servo ed egli non risponde,
devo supplicarlo con la mia bocca.
17 Halitum meum exhorruit uxor mea,
et fetui filiis uteri mei.
17 Il mio fiato è ripugnante per mia moglie
e faccio schifo ai figli di mia madre.
18 Vel infantes despiciebant me
et, cum surgerem, detrahebant mihi.
18 Anche i monelli hanno ribrezzo di me:
se tento d'alzarmi, mi danno la baia.
19 Abominati sunt me quondam consiliarii mei;
et, quem maxime diligebam, aversatus est me.
19 Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
20 Pelli meae, consumptis carnibus, adhaesit os meum,
et evanuit cutis mea circa dentes meos.
20 Alla pelle si attaccano le mie ossa
e non è salva che la pelle dei miei denti.
21 Miseremini mei, miseremini mei, saltem vos, amici mei,
quia manus Domini tetigit me.
21 Pietà, pietà di me, almeno voi miei amici,
perché la mano di Dio mi ha percosso!
22 Quare persequimini me sicut Deus
et carnibus meis non saturamini?
22 Perché vi accanite contro di me, come Dio,
e non siete mai sazi della mia carne?
23 Quis mihi tribuat, ut scribantur sermones mei?
Quis mihi det, ut exarentur in libro
23 Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24 stilo ferreo et plumbeo,
in aeternum sculpantur in silice?
24 fossero impresse con stilo di ferro sul piombo,
per sempre s'incidessero sulla roccia!
25 Scio enim quod redemptor meus vivit
et in novissimo super pulvere stabit;
25 Io lo so che il mio Vendicatore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
26 et post pellem meam hanc, quam abstraxerunt,
et de carne mea videbo Deum.
26 Dopo che questa mia pelle sarà distrutta,
senza la mia carne, vedrò Dio.
27 Quem visurus sum ego ipse,
et oculi mei conspecturi sunt, et non alienum.
Consumpti sunt renes mei in sinu meo.
27 Io lo vedrò, io stesso,
e i miei occhi lo contempleranno non da straniero.
Le mie viscere si consumano dentro di me.
28 Si ergo nunc dicitis: “Quomodo persequemur eum
et radicem verbi inveniemus contra eum?”,
28 Poiché dite: "Come lo perseguitiamo noi,
se la radice del suo danno è in lui?",
29 timete a facie gladii,
quoniam ultor iniquitatum gladius est;
et scitote esse iudicium ”.
29 temete per voi la spada,
poiché punitrice d'iniquità è la spada,
affinché sappiate che c'è un giudice.