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Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Cantico 2


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA
1 Io sono un narciso della pianura di Saron,
un giglio delle valli.
1 Io sono un narciso di Saron,
un giglio delle valli.
2 Come un giglio fra i rovi,
così l’amica mia tra le ragazze.
2 Come un giglio fra i cardi,
così la mia amata tra le fanciulle.
3 Come un melo tra gli alberi del bosco,
così l’amato mio tra i giovani.
Alla sua ombra desiderata mi siedo,
è dolce il suo frutto al mio palato.
3 Come un melo tra gli alberi del bosco,
il mio diletto fra i giovani.
Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo
e dolce è il suo frutto al mio palato.
4 Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore.
4 Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore.
5 Sostenetemi con focacce d’uva passa,
rinfrancatemi con mele,
perché io sono malata d’amore.
5 Sostenetemi con focacce d'uva passa,
rinfrancatemi con pomi,
perché io sono malata d'amore.
6 La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
6 La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
7 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
7 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l'amata,
finché essa non lo voglia.

8 Una voce! L’amato mio!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
8 Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
9 L’amato mio somiglia a una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
9 Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
10 Ora l’amato mio prende a dirmi:
«Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
10 Ora parla il mio diletto e mi dice:
"Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
11 Perché, ecco, l’inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n’è andata;
11 Perché, ecco, l'inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n'è andata;
12 i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
12 i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
13 Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
13 Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
14 O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è incantevole».
14 O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro".
15 Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che devastano le vigne:
le nostre vigne sono in fiore.
15 Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.
16 Il mio amato è mio e io sono sua;
egli pascola fra i gigli.
16 Il mio diletto è per me e io per lui.
Egli pascola il gregge fra i figli.
17 Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.
17 Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.